L’Avv. Soave: “Responsabilità medica” - Il Broker.it

L’Avv. Soave: “Responsabilità medica”

Con sentenza n. 27682/2021, la Cassazione ha stabilito che l’omessa diagnosi di una malattia terminale integra un danno risarcibile in quanto lesiva del diritto del paziente ad autodeterminarsi sul “fine vita“.

Nel caso in esame, i congiunti di una donna deceduta a seguito di una grave patologia citavano in giudizio i medici e le strutture ospedaliere – presso cui la stessa era stata più volte ricoverata e dimessa – per omessa tempestiva diagnosi della malattia che avrebbe potuto, invece, consentire di intervenire con le cure necessarie.

L’istanza veniva respinta in primo e secondo grado ritenendosi non sussistente il nesso di causalità tra condotta dei medici curanti e l’evoluzione della malattia.

In Cassazione, invece, il ricorso dei congiunti trova accoglimento per la parte relativa alla denunciata lesione del diritto all’autodeterminazione della donna causata dal colpevole ritardo diagnostico.

Secondo gli Ermellini la violazione del diritto di determinarsi liberamente nella scelta dei propri percorsi di vita per colpevole ritardo diagnostico di una patologia non configura una perdita di “chances” di scelte di vita, né un pregiudizio all’integrità fisica del paziente, ma comporta la perdita di opzioni con le quali il paziente può scegliere come affrontare l’ultimo tratto della propria vita.

Quanto sopra integra una “lesione di un bene reale, certo (sul piano sostanziale) ed effettivo, apprezzabile con immediatezza, qual è il diritto di determinarsi liberamente nella scelta dei propri percorsi esistenziali“.

La Suprema Corte ha, quindi, cassato con rinvio la sentenza impugnata.

Avv. Gian Carlo Soave

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