L’Avv. Gian Carlo risponde: “Multa e autovelox” - Il Broker.it

L’Avv. Gian Carlo risponde: “Multa e autovelox”


La Cassazione, con sentenza n. 7478/2018, ha confermato la validità di una multa comminata a seguito di un accertamento fatto tramite autovelox, nonostante l’automobilista contestasse che l’apparecchiatura fosse nascosta tra le siepi e, pertanto, non visibile.
Secondo gli Ermellini spetta, infatti, al giudice di merito la valutazione del posizionamento e della visibilità dello strumento di rilevazione della velocità ed, in quanto tale, è incensurabile in sede di legittimità.
Nella fattispecie il giudice del merito ha ritenuto che l’autovelox fosse correttamente presegnalato, non occultato, ma “semplicemente posizionato all’uscita di una corsia di reimmissione dall’area dell’Autogrill“.
Si evidenzia inoltre la pronuncia in punto spese di lite.
Nel giudizio di secondo grado l’Avvocatura dello Stato non aveva partecipato alle udienze e non aveva depositato la comparsa conclusionale.
Ciononostante l’automobilista soccombente era stato condannato a pagare a controparte le spese per tutto il grado di giudizio.
Secondo la Suprema Corte invece tale soluzione non può essere condivisa in quanto la mancata attività processuale dell’Avvocatura dello Stato non giustifica la liquidazione dei compensi per la fase di trattazione e per quella decisionale, mentre lascia impregiudicato solo il diritto al compenso per la fase di studio della controversia e per quella introduttiva del giudizio.
Avv. Gian Carlo Soave.

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