INTERVISTA ESCLUSIVA: Dott. Andrea Mencattini - Top Manager di Generali Italia SpA - Il Broker.it

INTERVISTA ESCLUSIVA: Dott. Andrea Mencattini – Top Manager di Generali Italia SpA

Abbiamo incontrato con grande piacere il Dott. Andrea Mencattini, importante Top Manager di Generali Italia SpA che ci ha rilasciato un’ intervista con la quale abbiamo toccato molti argomenti, fra i quali, Welion, DAS, e, ovviamente, abbiamo parlato della tecnologia applicata al mondo welfare. Ci tengo subito a sottolineare che Andrea Mencattini quando parla trasmette gioia, positività e passionalità per il proprio lavoro. Pochi manager hanno questo entusiasmo che, sinceramente, ti lascia felice della chiacchierata medesima.
 
Odepemko: Chi è Andrea Mencattini oltre un manager di Generali?
Mencattini: Ho 56 anni, sono sposato con 4 figli e sono appassionato di sport come lo sci di fondo e la bici, per la costanza che si deve mettere nel raggiungere l’obiettivo.
Mi sono laureato in Economia Aziendale presso l’Università Ca’​ Foscari di Venezia e ho iniziato a lavorare per il Gruppo Generali 31 anni fa. Il mio background è sicuramente nel ramo vita e previdenza, ma in questi anni ho avuto l’opportunità di ricoprire molti ruoli, sono stato AD di Toro, di Europe Assistance, di Alleanza, Responsabile Vita ed Employee Benefits di Generali Italia, ruoli che mi hanno permesso di conoscere realtà molto diverse all’interno del Gruppo.
Oggi, con il ruolo di Chief Governance of Insurance Subsidiaries, Business Development & Institutional Relations Officer, ricopro una funzione di coordinamento delle diverse realtà che compongono la Country Italia, come Alleanza Assicurazioni, Genertel e GenertelLife, e DAS.
Da poco sono stato nominato Amministratore Delegato di Generali Welion, la società di welfare integrato per famiglie, imprese e lavoratori che offre servizi innovativi dalla salute ai flexible benefit, anche attraverso partnership con startup. Una nuova sfida che affronterò con grande entusiasmo.
 
Odepemko: Lei è conosciuto per essere sempre presente, negli ultimi anni, in società del Gruppo come se fosse un occhio della Capogruppo che tutto segua il percorso desiderato. Qual è il segreto? Le chiedo ciò perchè il suo entusiasmo può essere importante per i nostri lettori giovani che hanno il desiderio di fare carriera nel mondo assicurativo con dedizione e costanza.
Mencattini: Due cose ho sempre tenuto come faro nella mia carriera e nella mia vita professionale: la prima, che può sembrare banale, è: studiare, leggere molto, non dare nulla per scontato, approfondire per poter dare un contributo originale alla propria azienda ed essere appassionati di quello che si fa. La seconda sono le relazioni: è fondamentale saper lavorare con gli altri e instaurare relazioni significative ed efficaci. Relazioni autentiche che possono tramutarsi in vere e proprie amicizie.
 
Odepemko: Generali è tanto cambiata negli ultimi anni? Quali differenze vede?
Mencattini: Un elemento di cambiamento per Generali Italia è sicuramente stato il processo di integrazione concluso più di un anno fa, che ha completamente modificato la società. Oggi Generali Italia è composta da una sola rete agenziale che ha al suo interno delle differenze e delle peculiarità; gli agenti di Generali Italia hanno culture diverse, che si rispecchiano in diversi modelli di distribuzione, complementari l’uno per l’altro e che costituiscono un asset fondamentale per la Compagnia. E’ vero anche che il mercato è cambiato fortemente. Se si pensa per esempio al comparto Vita, in questi anni l’offerta è molto cambiata, oggi la maggior parte dei prodotti presenti sul mercato sono prodotti ibridi e Generali Italia ha scelto da subito di puntare su questa tipologia di offerta. Oppure nel ramo auto, dove l’innovazione tecnologica ha portato grandi cambiamenti anche nell’offerta assicurativa. Anche in questo caso Generali Italia ha raccolto la sfida del mercato offrendo polizze auto con scatola nera e tecnologie sempre più evolute, fino ad arrivare alla polizza con dispositivo satellitare in grado di segnalare in tempo reale i comportamenti rischiosi alla guida e prevenire situazioni di pericolo.
Oggi, inoltre, dopo aver concluso il processo di integrazione, siamo entrati in una fase di sviluppo successiva, caratterizzata dalla semplificazione; vogliamo infatti rendere più semplice, chiara ed efficace la relazione con il cliente, per offrire un’eccellente esperienza d’acquisto, servizio post-vendita e assistenza.
 
Odepemko: Come mai Generali ha concesso la riassicurazione a DAS del proprio portafoglio TL pur non essendo una compagnia partecipata totalmente da Generali medesima? Come mai questa eccezione di partecipazione azionaria? 
Mencattini: La scelta è ricaduta su DAS perché DAS è senza dubbio un’eccellenza nel ramo TL in Italia, dove la penetrazione nel mercato è ancora bassissima, per il suo modello che prevede la gestione diretta del sinistro con la fornitura di servizi legali attraverso le proprio strutture interne.
Inoltre non bisogna dimenticare che la partecipazione di Generali in DAS è storica e la collaborazione con l’altro grande azionista, Munich Re, è sempre stata molto positiva.
 
Odepemko: Parlando di Generali Welion, non pensa che tutto il comparto flexible benefit sia troppo legato alle normative e alle agevolazioni date dalle leggi?
Mencattini: Con la costituzione della nuova società, Generali Italia punta a consolidare la propria leadership su un business strategico ed in forte crescita, quale è il welfare integrato, che oggi conta su 1,8 milioni di clienti e nel 2016 circa 3 miliardi di premi tra previdenza complementare e salute (circa €500 mln).
Elemento importante da sottolineare è che Welion, pienamente operativa dal 1° gennaio 2018, nasce infatti con l’obiettivo di: gestire le prestazioni sanitarie incrementando i livelli di servizio per il cliente e i network sanitari supportando il rapporto tra pazienti e medici attraverso nuove tecnologie e piattaforme evolute; offrire servizi di consulenza e gestione di welfare aziendale per le imprese anche attraverso piattaforme, sia proprietarie sia in partnership, di employee benefit per i dipendenti delle aziende; creare nuovi servizi personalizzati anche “non assicurativi” (es: carte servizi, accesso al network, percorsi di cura etc.) per i 10 milioni di clienti in Italia.
Il welfare aziendale è solo una delle attività di Welion. Stiamo lavorando per arrivare ad una gestione dei percorsi sanitari degli assicurati, per modificare il rapporto con gli assicurati stessi e creare una customer experience diversa.
Il settore sanitario è una delle aree dove si genera la maggior soddisfazione per il cliente nel momento del bisogno; in prospettiva futura gli spazi della sanità complementare sono destinati ad aumentare, oggi infatti, se il 40% dei lavoratori ha una previdenza complementare – percentuale che si abbassa ulteriormente sui lavoratori under 35 – soltanto 1/3 dei lavoratori è coperto per la sanità complementare.
Inoltre va sottolineato, perché lo abbiamo imparato con le persone di Generali Italia che oggi sono oltre 15.000, che il Welfare aziendale e il premio aziendale in natura non è sufficiente senza un lavoro di engagement dei dipendenti stessi.
La piattaforma dedicata al welfare, che stiamo testando proprio sulle nostre persone, offrirà servizi o prodotti non necessariamente assicurativi e non necessariamente coperti dal beneficio fiscale. Consentirà però di profilare meglio le caratteristiche del proprio dipendente, le sue esigenze, i suoi gusti, per migliorare l’engagement, come dicevo poco fa. La leva fiscale dunque, seppur importante, non è una leva su cui far conto, sempre.
 
Odepemko: Le start up in questo mondo welfare e salute faranno veramente la differenza secondo lei?
Mencattini: Faranno la differenza in alcuni settori come in quello biomedicale dove l’innovazione è maggiore e costante.
E’ sicuro che la tecnologia, l’intelligenza artificiale, i big data e il web generano un’infinita montagna di innovazione. Funzionerà però solo se inserita in un processo industriale.
Quindi, come possiamo integrare la tecnologia? Questa è la vera sfida, integrare le startup più innovative con il nostro modello d’offerta.
 
Abbiamo continuato piacevolmente ad ascoltare e a parlare con il Dott. Mencattini con il quale ci siamo ripromessi di incontrarci presto per avere nuovi spunti di riflessione, ma soprattutto, per sapere come procede Welion e le società del Gruppo del quale è consigliere di amministrazione.
Mirko Odepemko – Il Broker
 

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