ASSICURAZIONI, CRESCONO LE ASPETTATIVE SUL DIGITALE - Il Broker.it

ASSICURAZIONI, CRESCONO LE ASPETTATIVE SUL DIGITALE

La digital transformation delle compagnie assicurative, infatti, è ancora nella sua fase iniziale. Secondo la ricerca Private consumer data and smart technology in insurance, condotta dalla Celent in collaborazione con Rgi, oltre il 50% dei consumatori è convinto che il reparto assicurativo sia indietro rispetto ad altri settori nello sviluppo tecnologico. L’indagine ha coinvolto 60 società europee e 1.284 consumatori sempre appartenenti alla UE – di cui 323 in Italia.
L’analisi dipinge un quadro della trasformazione digitale che sta interessando l’ambito dell’insurance e che viene considerata come una grande opportunità di sviluppo. “Dalla nostra posizione di partner d’eccellenza sul mercato assicurativo”, commenta Vito Rocca, CEO di Rgi, “abbiamo anticipato gli scenari evolutivi futuri presentando la nuova versione di Pass_Insurance, il software più innovativo disponibile oggi sul mercato. Pass_Insurance consente alle assicurazioni di evolvere il proprio modello operativo interno e allo stesso tempo aprirsi all’innovazione delle smart technology e alla grande opportunità di cambiare l’immagine della industry assicurativa grazie alla possibilità di ‘app-ificare’ il contatto quotidiano con la compagnia su un oggetto che il consumer si porta dietro tutto il giorno, cioè il suo smartphone”.
Dalla ricerca risulta che una grande maggioranza di consumatori italiani è favorevole a condividere con la compagnia alcuni dati che li riguardano, come ad esempio quello relativo allo stile di guida. Tuttavia più del 40% delle imprese non ritiene fondamentale reperire tali informazioni, a fronte di una percentuale molto più bassa che si registra a livello europeo.
Le aspettative dei consumatori sono ancora più alte quando si parla di investimenti nelle smart technology: solo il 10% del campione dichiara di non volerle utilizzare e di preferire ancora il contatto umano. In questo caso il divario tra l’Italia e il resto d’Europa è ancora più marcato. In ambito tecnologico si nota inoltre come solo il 14% degli assicuratori italiani abbia investito nelle Machine learning techniques, ovvero un metodo di analisi dei dati basato su speciali algoritmi che apprendono i dati fornita dall’uomo e permettono ai sistemi informatici di sviluppare nuove informazioni. Anche qui la percentuale nazionale è nettamente più bassa rispetto al 30% rilevato a livello europeo.
In futuro non si potrà dunque prescindere dalla digitalizzazione. Sempre più cittadini in tutto il mondo si rivolgono ad internet per stipulare polizze vantaggiose, una consuetudine anche tutta italiana.    
Il nostro mercato delle assicurazioni integrato col web copre solo 10% del totale, contro i circa 35% degli altri Stati membri. Secondo l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) la quota di mercato nazionale potrà essere tra un decennio di circa 10 miliardi di euro l’anno, una consistente fetta che verrà sottratta ad agenti e broker. Il modello delle assicurazioni tradizionali potrebbe quindi vedere la chiusura delle agenzie più piccole che non saranno in grado di innovare il proprio del servizio: già dal 2007 hanno cessato l’attività circa 4.500 filiali.

0 Comments

Leave A Comment