Intervista: Roberto Felici autore del libro "Facebook per le Agenzie Assicurative" - Il Broker.it

Intervista: Roberto Felici autore del libro "Facebook per le Agenzie Assicurative"

Abbiamo il piacere di intervistare Roberto Felici autore del libro
  
Perché hai deciso di scrivere questo libro?
L’idea è nata proprio su Facebook, in un gruppo chiuso nel quale mi confronto sui temi del marketing assicurativo con gli intermediari della mia azienda, in modo informale e fuori dagli schemi del rapporto ufficiale tra manager e intermediario. Mi ero accorto che i post sull’argomento di Facebook generavano molto interesse e anche una dialettica appassionata, e questo mi ha dato lo spunto per immaginare un progetto più ambizioso, che stimolasse una discussione più ampia, ma con un punto di vista peculiare del settore assicurativo. Però non ti nascondo che è stato anche un pò il gusto di una nuova sfida con me stesso….
Quale lo scopo?
Considero Facebook una grande opportunità per un profondo ripensamento della “customer relationship” assicurativa, in un settore che specialmente su questo fronte ha tanto bisogno di innovazione. E questo ripensamento passa soprattutto per il tramite degli intermediari, che sono i principali gestori di questa relazione, e che si stanno rendendo spontaneamente conto del grande potenziale di CRM messo a disposizione da Facebook. Spesso in anticipo rispetto alle compagnie assicurative, che invece rimangono incerte, anche se poi a volte le sperimentazioni sono vanificate dall’improvvisazione.
Inoltre, volevo proporre una riflessione strategica che parlasse il linguaggio degli intermediari, sul difficile terreno del futuro del nostro settore. Dovremo confrontarci con un cliente sempre più ibrido, e dunque sempre meno incline a entrare in agenzia, e con la virtualizzazione dei rapporti sociali, che non potrà non avere ripercussioni anche sui comportamenti commerciali delle persone. Su queste basi, la “piazza digitale” di Facebook mi appare un ottimo luogo per aprire una Agenzia 2.0… 
  
Facebook non credi che sia il social network più usato (dalle persone) ma il meno giusto per dare spazio ad iniziative imprenditoriali come le agenzie? 
Al contrario. Sono convinto che Facebook sia uno dei principali propulsori dei cambiamenti che stanno trasformando profondamente e irreversibilmente i comportamenti sociali delle persone. Nel libro ne parlo in modo attento, perché quella che è in corso è una vera e propria rivoluzione, che ha impatti fondamentali anche sui comportamenti commerciali degli individui. Bisogna conoscere Facebook, e saperne cogliere per tempo il potenziale competitivo. Probabilmente in futuro le agenzie troveranno giovamento da una combinazione di social network destinati ciascuno a finalità peculiari: Facebook per la customer relationship, LinkedIn per il networking, e Whatsapp per la gestione commerciale.
Ma secondo me il principale social network planetario è il punto di partenza, e una vera e propria “priorità digitale” per le agenzie. 
Quindi una vetrina della propria agenzia? 
Le vetrine sono chiare e ordinate, ma terribilmente statiche. Per le vetrine ci sono i siti web, che funzionano molto meglio, e manterranno a lungo una loro utilità specifica. Invece, si deve andare su Facebook per interagire con le persone – una cosa che il sito web non fa altrettanto bene – dato che 9 milioni di italiani adulti sono su questo social per una media di 2 ore al giorno. La questione è che intermediari e aziende non si dimostrano preparati a cogliere l’opportunità dei social, e anzi in certi casi sono pericolosamente scettici.
  E questo scetticismo da cosa dipende? 
Penso giochi molto il fatto che andare su Facebook significa colmare un importante “divario digitale” che separa anni di esperienza nella relazione fisica, dai modi e dai tempi tipici della relazione virtuale, che ha la stessa dignità, ma impone nuove sfide. Questo cambiamento impatta sia l’intermediario che l’azienda assicurativa, e si può tendere a rigettarlo o perché appare rassicurante affidarsi alle sicurezze del passato, oppure perché non si ha la capacità di comprenderlo e di interpretarlo in modo proattivo. Però ci sono tanti segnali di cambiamento, e alcuni esempi importanti di modernizzazione, che a mio parere hanno iniziato una trasformazione del nostro settore che considero lenta ma irreversibile. 
Dove si può trovare il libro per l’acquisto?
Se lo si acquista su Amazon, sia nell’edizione cartacea che come eBook, il ricavato andrà in beneficienza a una nota organizzazione internazionale che si occupa del futuro dei bambini meno fortunati.

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