SWISS RE, CONTO CATASTROFI SEMPRE PIU’ SALATO: 120 MLD $ IN 6 MESI, +46% SU MEDIA DECENNIO - Il Broker.it

SWISS RE, CONTO CATASTROFI SEMPRE PIU’ SALATO: 120 MLD $ IN 6 MESI, +46% SU MEDIA DECENNIO

 

 

ALLUVIONE E-R EVENTO PIU’ COSTOSO DI SEMPRE IN ITALIA 

  • Roma, 9 agosto. Violente tempeste negli Stati Uniti, il terremoto in Siria e Turchia, ma anche l’alluvione dell’Emilia-Romagna fanno crescere ancora la conta dei danni dovuta alle catastrofi naturali. Con 120 miliardi di dollari di perdite a livello mondiale, di cui solo 50 assicurate, il primo semestre dell’anno registra il secondo record negativo di sempre dopo il 2011.  Sul conto pesa anche l’’alluvione dell’Emilia-Romagna che ha provocato 10 miliardi di danni, di cui solo il 6% era assicurato, diventando l’evento meteorologico più pesante di sempre in Italia. Sono i dati comunicati dal riassicuratore svizzero Swiss Re, secondo cui nel mondo il conto delle calamità cresce con una media costante tra il 5% e il 7% ogni anno, tanto che il primo semestre 2023 è più caro del 46% rispetto alla media degli ultimi 10 anni. Un incremento dovuto al riscaldamento climatico,  ma anche dalla rapida urbanizzazione e dal maggior valore dei beni assicurati.


    “Gli effetti del cambiamento climatico si manifestano in eventi meteorologici sempre più estremi – dice Jérôme Jean Haegeli, Group Chief Economist di Swiss Re – e ne vediamo le conseguenze nelle ondate di calore o nei periodi di siccità, come anche nelle forti piogge e nelle inondazioni. Pesano poi la modifica dei territori delle aree costiere e fluviali e l’urbanizzazione verso territori prima naturali. Una combinazione difficilmente reversibile contro la quale è necessario avere prodotti assicurativi economici. Dobbiamo investire di più per adattarci al clima e dobbiamo farlo ora”. 

    A livello globale, le tempeste di forte intensità sono responsabili di circa il 70% delle perdite assicurate, pari a 35 miliardi di dollari. Si tratta di una cifra quasi doppia rispetto alla media degli ultimi dieci anni (18,4 miliardi di dollari). “I forti temporali causano le maggiori perdite – dichiara Martin Bertogg, Head of Catastrophe Perils di Swiss Re – e questi eventi, che noi definiamo ‘secondari’ sono uno dei principali driver dell’aumento dei danni”.   

    Il terremoto che ha colpito Siria e Turchia rimane il singolo evento più devastante, oltre che in termini di vite umane, anche a livello finanziario. Secondo Swiss Re le perdite “assicurate” arrivano a toccare i 5,3 miliardi di dollari, in netto aumento rispetto ai 3,4 ipotizzati in precedenza dalla Banca Mondiale.  

    L’alluvione dell’Emilia-Romagna è stato l’evento meteorologico più costoso dal 1970 ad oggi nel nostro Paese: 10 miliardi di dollari di danni, di cui solo 0,6 erano assicurati. Un “gap assicurativo” del 94% che andrebbe almeno in parte colmato per aiutare famiglie e imprese a rafforzare la propria resilienza contro le catastrofi naturali.  Negli ultimi due anni l’Italia ha sperimentato condizioni di siccità, ma con le recenti forti precipitazioni il terreno si è rapidamente saturato, provocando devastanti inondazioni. Quello della siccità è un trend generalizzato in tutta Europa, ma i cambiamenti meteorologici con piogge meno rare ma più intense, oltre alla conformazione del territorio, potrebbero rappresentare un pericoloso mix.
     

Perdite totali e perdite assicurate nei primi semestri 2023 e 2022
(valori miliardi di dollari)

  

H1
2023 

H1 2022 

H1 previous 10-y avg 

% change
vs 10-y avg 

Economic losses  

125 

129 

89 

41% 

Natural catastrophes 

120 

123 

82 

46% 

Man-made catastrophes 

–23% 

  

 

 

 

 

Insured losses  

54 

52 

38 

42% 

Natural catastrophes 

50 

48 

32 

54% 

Man-made catastrophes 

–28% 

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