L'Avv. Soave risponde: "Responsabilità medica" - Il Broker.it

L’Avv. Soave risponde: “Responsabilità medica”

La Cassazione, con sentenza n. 16843/2021, ha stabilito che incorre in responsabilità il medico che non riconosce l’infarto che si presenta con sintomi atipici.

Si può, infatti, verificare che un infarto si manifesti con segnali “non riconducibili univocamente a un corteo sintomatologico specifico e inequivocabile“, ma un medico diligente non può non saperlo.

Nella fattispecie, a fronte dei sintomi descritti dal paziente pur non univocamente riconducibili ad una patologia ischemica, secondo la Suprema Corte il medico avrebbe dovuto rappresentarsi l’eventualità di essere di fronte a un soggetto con infarto in corso e non avrebbe dovuto mandare via, come invece ha fatto, il paziente poi deceduto.

Secondo gli Ermellini, in relazione al nesso di causalità, è stato accertato che laddove fossero stati eseguiti i necessari esami diagnostici sarebbe stata rilevata la patologia in corso ed adottata la cura adeguata.

Avv. Gian Carlo Soave.

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