A febbraio gli appassionati di montagna si preparano per la tanto desiderata settimana bianca. Sci, scarponi, racchette, casco, rilevatori gps e tutti i vestiti per divertirsi e sciare in sicurezza.
Macchina carica e box montato sopra il tetto assicurato alla vettura con gli standard di sicurezza più alti che il mercato possa offrire in questo momento. Peccato che però all’interno del box, le varie attrezzature siano sistemate in maniera approssimativa e senza gli appositi fissaggi di sicurezza.
All’uscita della galleria l’ingorgo è troppo vicino per evitare il contatto con la macchina davanti e…

 
Ecco il risultato: macchina incidentata, box distrutto, sci danneggiati e, nella peggiore delle ipotesi, passeggeri della vettura che ci precedeva gravemente feriti. In poche parole, vacanza rovinata.
E’ proprio uno studio condotto dal Centro Allianz per la Tecnologia (AZT) ad aver dimostrato che un urto, seppur a velocità moderata, può comportare la rottura del box con conseguente fuoriuscita dei materiali riposti all’interno.
In questa simulazione è stato riempito un portaoggetti da tetto con le attrezzature classiche da settimana bianca. Il test ha voluto constatare le conseguenze di un urto a 50 km/h.
Il risultato è stato a dir poco devastante.
Infatti, non solo il box si è aperto come se fosse fatto di mollica di pane lasciando letteralmente volare tutti gli oggetti al proprio interno, ma i ganci che lo assicuravano posteriormente hanno ceduto facendo ribaltare in avanti il portaoggetti. Questa seconda conseguenza, secondo AZT, si sarebbe comunque verificata  a causa della scarsa resistenza alle sollecitazioni dei ganci di fissaggio.
Per evitare tutto ciò, basta osservare delle piccole accortezze che possono salvare la vita a noi e agli altri.
Una di queste è senz’altro assicurare agli occhielli interni del box il carico mediante delle cinghie di sicurezza. Inoltre è anche molto utile inserire materiali e attrezzature non pesanti all’interno del portaoggetti, infatti scarponi e valigie pesanti vanno riposti nel bagagliaio e non sopra il tetto.
Ultima accortezza, ma non per questo meno importante, è quella di verificare la portata in kg del vano considerando che il peso dello stesso è da sommare a quello delle attrezzature nel calcolo del peso massimo trasportabile.
Per chi avesse piacere di visionare il crash test registrato da AZT potrà cliccare sul seguente link http://www.safetyfirst.tv/videos/crashdachbox
Federico Savoca
Fonte: Centro Allianz per la Tecnologia

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