Ivass sul contenzioso rcauto e natanti pubblicato nell’aprile
2018 evidenzia che al 31 dicembre 2016 sono circa 250mila le
cause pendenti in ambito assicurativo per un importo a riserva
pari a 6,85 miliardi di euro, con un peso del 35% della riserva
sinistri complessiva dei rami Rc auto, che penalizzano
certamente assicurati e danneggiati, e dimostrano la
significativa conflittualità che persiste nel settore
lanciato da Antonio Coviello, studioso del fenomeno delle frodi
assicurative, professore di Marketing Assicurativo
nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e ricercatore
dell’Iriss-Cnr.
Coviello, insieme con altri esperti, è tra i relatori del
convegno “Contenzioso e frodi assicurative”, organizzato
dall’ordine degli Avvocati per domani, nel Palazzo di Giustizia
partenopeo; vi parteciperanno, tra gli altri, Carmine D’Antonio
dell’Ivass, Umberto Guidoni dell’Ania, Alfredo Vespaziani e
Fabiola Cipolloni della Consap e Giuseppe Cimmarotta della Dda
di Napoli.
“Il numero complessivo delle cause civili pendenti nel
settore assicurativo alla fine del 2016 risulta pari a 244.914,
oltre quelle penali che sono 2.424. Ma tali dati non comprendono
le cause pendenti riguardanti i sinistri delle compagnie poste
in liquidazione coatta amministrativa, i sinistri gestiti dal
Fondo di garanzia vittime della strada e il contenzioso penale
relativo all’attività antifrode, che sono elevatissime” avverte
Coviello. “Nonostante il calo in valore assoluto, la frequenza
del numero delle cause sui sinistri a riserva è in progressivo
aumento – precisa l’esperto – passando dal 18,2% del 2010 al
21,4% del 2016. Il numero dei sinistri riservati in causa sui
sinistri denunciati nell’esercizio si attesta nel 2016 al 9,8%,
una percentuale molto elevata rispetto agli esercizi precedenti
(6,5% in media nel periodo 2007-2009)”.
l’attribuzione della responsabilità, la quantificazione del
danno, ovvero rifiuti da parte delle imprese a concedere
l’accesso agli atti del fascicolo del sinistro trattato, sono
tra i tanti problemi irrisolti nel complicato ramo, che
necessita di un cambio di passo” prosegue il docente. “La
eccessiva durata dei processi, inoltre, determina da un lato
forti disagi per i danneggiati e, dall’altro, una lievitazione
dei costi. Si registrano a Napoli inoltre i record nazionali di
livello dei premi e frodi assicurative. Questi risultano essere
i nodi di una complicata vicenda economica che ormai ha
raggiunto livelli insostenibili e che si riflette
necessariamente e negativamente sui consumatori-assicurati
onesti” conclude Coviello.
0 Comments
Leave A Comment