Intelligenza Artificiale: gli italiani si fidano, ma con alcune riserve - Il Broker.it

Intelligenza Artificiale: gli italiani si fidano, ma con alcune riserve

Intelligenza Artificiale: gli italiani si fidano, ma con alcune riserve

 Secondo l’indagine[1] della tech company Prima Assicurazioni, 6 italiani su 10 dichiarano di essere fiduciosi in questa tecnologia sempre più diffusa e pervasiva, ma circa la metà dei rispondenti chiede che venga controllata e regolamentata.

Sei italiani su dieci credono nell’IA e nelle sue potenzialità, ma la gran parte di loro chiede che venga tenuta alta l’attenzione su utilizzo e regole. Questa la principale evidenza che emerge da un’indagine della tech company Prima Assicurazioni, commissionata a Nielsen, sull’opinione degli italiani sull’Intelligenza Artificiale.

Infatti, il 47,4% degli italiani intervistati afferma di credere che l’IA sia una tecnologia senz’altro utile, ma di avere in essa una fiducia soltanto “moderata”, ritenendo necessario che questa sia controllata e regolamentata. Gli entusiasti sono il 10,9% dei rispondenti, che affermano di fidarsi “completamente” dell’Intelligenza Artificiale e di essere convinti del fatto che porterà solo benefici al progresso della società.

A fronte del 58,3% di pareri positivi, l’IA trova anche indecisi e scettici. Il 19,4% dei rispondenti si dice incerto riguardo alla fiducia da riconoscere a questa tecnologia, non essendone toccato da vicino, e afferma che preferirebbe continuare ad affidare ad altri esseri umani i compiti che un’Intelligenza Artificiale potrebbe potenzialmente svolgere. Un altro 14,2%, al contrario, è sicuro di non fidarsi dell’IA e pone l’accento su possibili questioni etiche legate al suo impiego ed eventuali implicazioni sui posti di lavoro.

Da ultimo, soltanto l’8,1% si dichiara “agnostico” sul tema perché riconosce di non saperne abbastanza per esprimere un’opinione, dimostrando così come quello dell’IA sia comunque un tema molto dibattuto fra gli italiani.

“L’Insturtech è un settore altamente innovativo ed è stato fra i primi in assoluto ad avvicinarsi all’Intelligenza Artificiale, portando benefici ai consumatori e al settore assicurativo nel suo complesso, attraverso l’uso consapevole di tecnologia e dati”, commenta Giacomo Testa, Head of Pricing & Underwriting Italy di Prima Assicurazioni. “Prima Assicurazioni – prosegue Testa – fa da sempre di tecnologia e innovazione due delle sue caratteristiche fondanti, e ha creato un hub di ricerca e sviluppo diffuso, caratterizzato da un footprint internazionale, con oltre 300 tra sviluppatori, ingegneri e data scientist, che lavorano alla sperimentazione e al continuo perfezionamento degli algoritmi e dei software proprietari per permettere a Prima di ridefinire costantemente nuovi standard di settore”.

Tabella 1

Il 2023 è stato l’“anno dell’IA” e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale continua a crescere sia a livello individuale sia nelle aziende, anche se persistono alcuni timori legati all’utilizzo e alle sue implicazioni.

Quel è la tua opinione sull’IA?

Mi fido completamente, credo che sia più precisa dell’uomo e che possa portare solo benefici al progresso della società10,9%
Ho una fiducia moderata, penso che possa essere una tecnologia utile, ma deve essere controllata e regolamentata47,4%
Sono indeciso/a, non mi tocca particolarmente ma penso che preferirei comunque continuare ad affidare i compiti che l’IA potrebbe svolgere agli esseri umani19,4%
Non mi fido affatto, penso che ci siano profondi problemi di natura etica legati al suo utilizzo e che avrà pesanti implicazioni sui posti di lavoro14,2%
Non so, non conosco abbastanza l’argomento8,1%

[1] L’indagine è stata effettuata su un campione di 1.000 responsabili d’acquisto di polizze assicurative, con quote per età, genere e area geografica.

0 Comments

Leave A Comment