Abbiamo intervistato telefonicamente l’amministratore unico della Rca Broker Srl, dott. Piero Stancampiano, per una discussione sull’andamento della società e relativi programmi di espansione per il futuro:
Qual è la situazione attuale della società in questo frangente di mercato?
Per fortuna siamo in una fase di ripresa rispetto ai primi mesi dell’anno che hanno segnato un momento di discontinuità rispetto al passato, con una forte difficoltà legata alla crisi del comparto delle assicurazioni auto e all’aumento dei prezzi delle polizze.
Adesso va meglio?
La situazione del mercato è ancora molto fluida ma la raccolta è ripresa con intensità sorprendente, quindi malgrado ancora alcuni segnali di grande incertezza, la situazione ci lascia ben sperare.
Esattamente in quale direzione intende andare la società?
Il nostro obiettivo è di proiettare la società verso il futuro, puntando sempre più sullo sviluppo dei Rami Elementari, facendo in modo che il portafoglio Rc Auto rappresenti un momento di sintesi per far comprendere al cliente l’importanza del prodotto assicurativo in tutti i suoi contesti operativi.
Si tratta per caso di una fuga dal settore delle assicurazioni auto?
Assolutamente no! La polizza rc auto deve continuare ad essere il motore della nostra crescita e come fatto in passato vogliamo puntare sulla comunicazione per dimostrare che la polizza auto è un’assicurazione molto complessa che deve essere gestita da professionisti che ne conoscano le insidie ed i rischi.
A cosa pensate in particolare?
Personalmente, sto lavorando alla seconda edizione del libro Rc Auto senza problemi, con alcuni aggiornamenti che si sono resi necessari per via di alcuni cambiamenti normativi ed altri che ne completeranno il profilo sotto l’aspetto della consulenza. La società ha sposato questo progetto di lavoro e così abbiamo pensato di realizzare tre video corsi esplicativi che verranno distribuiti alla nostra rete commerciale, grazie alla nostra piattaforma di coaching assicurativo e che faranno parte della seconda edizione del libro. E’ un modo per fare formazione specialistica e introdurre la consulenza con raccomandazione personalizzata nel settore auto, ai sensi dell’art. 119 Ter, comma 3, del Codice delle Assicurazioni, obiettivo certamente molto complesso ma che inizia a produrre i suoi frutti. Siamo fra i pochi ad avere individuato un metodo di lavoro per fare la raccomandazione personalizzata, adattandola al caso concreto ed al singolo cliente, così come previsto dalla normativa, evitando di consegnare documenti che siano uno la fotocopia dell’altro o non consegnandoli affatto.
Non condivido molto la diatriba relativamente alla tossicità delle assicurazioni auto sul portafoglio dell’intermediario assicurativo per via degli scarsi ritorni economici e degli alti e bassi tariffari, perché comunque è una vendita assicurativa di tutto rispetto che consente una crescita complessiva, anche se credo che non ci sia più spazio per intermediari che trattano il prodotto come se rappresentasse un servizio senza contenuti tecnici.
Al contrario il comparto ha la necessità di dimostrare che la polizza auto vada acquistata con l’assistenza di un intermediario fortemente specializzato e che dia supporto operativo nella fase di gestione della polizza e dei sinistri.
Quindi cosa proponete?
Proponiamo la valorizzazione del ruolo dell’intermediario assicurativo che deve essere un punto di riferimento per il cliente, cercando di selezionare collaboratori che diano garanzie di affidabilità e di professionalità. E’ finito il tempo dei collezionisti di mandati che travasano polizze per una manciata di euro.
Cosa vedete nel futuro?
Abbiamo siglato un contratto di rete, Union Brokers, con altri 4 brokers assicurativi e nel futuro siamo sicuri che l’unione farà la forza di tutti coloro che hanno creduto in questo progetto di rilancio della categoria. L’ingrediente fondamentale di questa aggregazione è il concetto di “intelligenza collettiva” intesa secondo la definizione di Pierre Levy come cooperazione tra una comunità di individui in grado di superare i limiti della decisione individuale. E’ una rivoluzione per il settore assicurativo perché finalmente viene introdotto il principio che la cooperazione genera una relazione duratura e vincente per tutti gli attori, senza che il singolo perda la propria individualità, rinunci ad essere se stesso. E non è affare da poco!
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