Sono stato a visitare, all’età di 13 anni, i campi di concentramento tedeschi e vi posso garantire che è stata una settimana molto dura e complessa che ha segnato fortemente la mia persona. Oltre i campi di concentramento conosciuti ci sono quelli meno conosciuti, castelli dell’orrore dove facevano esperimenti su cavie/umane. Non ci sono parole per descrivere le montagne di scarpe, di vestiti, di denti finti d’oro, i forni, le celle, i campi…quello che nessuno dice e afferma strenuamente che ogni campo è attorniato oggi e da decenni di villette di tedeschi che cercano di coprire la vergogna, nascondendola, coprendola e facendo finta che nulla fu. Solo se visiterete i campi noterete questa nota stonata. Tutto questo è nato dall’odio, dalle urla, da una fazione che pensava di essere migliore…state attenti quando rivolgete il dito contro qualcheduno questo è il seme dell’odio, dell’intolleranza, della facile ricetta.

Mirko Odepemko

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