L'Avv. Gian Carlo Soave risponde: "Insidia Stradale" - Il Broker.it

L'Avv. Gian Carlo Soave risponde: "Insidia Stradale"

Domanda: Egregio Avvocato, mi può chiarire il concetto di insidia stradale?

Risposta:  

La Cassazione, con ordinanza n. 22419/2017, ha negato ad una donna il risarcimento del danno subito a seguito della caduta in una buca dovuta alla cattiva manutenzione della strada, nota alla parte coinvolta nell’occorso.

Nel caso in oggetto è stato accertato che la donna –  a passeggio con il cane di notte al buio – caduta nella buca, fosse, infatti, a conoscenza delle precarie condizioni della via in quanto abitante in zona.

La richiesta di risarcimento al Comune non trova accoglimento nei due gradi di merito.

La Suprema Corte conferma detta decisione ritenendo che “è conforme all’orientamento di questa corte secondo cui l’ente proprietario d’una strada aperta al pubblico transito risponde ai sensi dell’art. 2051 c.c., per difetto di manutenzione, dei sinistri riconducibili a situazioni di pericolo connesse alla struttura o alle pertinenze della strada stessa, salvo che si accerti la concreta possibilità per l’utente danneggiato di percepire o prevedere con l’ordinaria diligenza la situazione di pericolo”.

Inoltre evidenzia “che quanto più questo è suscettibile di essere previsto e superato attraverso l’adozione di normali cautele da parte del danneggiato, tanto più il comportamento della vittima incide nel dinamismo causale del danno, sino ad interrompere il nesso eziologico tra la condotta attribuibile all’ente e l’evento dannoso”.

Poiché, dunque, la donna conosceva l’esistenza della buca e le condizioni della strada “l’ordinaria diligenza avrebbe dovuto sconsigliare alla ricorrente di uscire di notte, in condizioni di scarsa visibilità, per far passeggiare il cane proprio in quel punto”.

Ne consegue il venir meno del nesso di causalità tra condotta attribuibile al comune e danno patito dalla donna.

Avv. Gian Carlo Soave.

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