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Più trasparente la vendita delle polizze

la-sicurezza-non-e-un-limiteLa distribuzione delle polizze assicurative dovrà rispettare regole più stringenti. Ieri il Parlamento Europeo ha dato il via libera all’aggiornamento delle norme in materia di informazione e consulenza offerte dalle assicurazioni (Imd2), grazie al quale la distribuzione e la vendita di polizze saranno rese più facili e sicure da nuovi requisiti a tutela dei consumatori.
La normativa dovrà ora essere approvata dagli Stati membri, che avranno due anni per renderla effettiva. Secondo quanto previsto dalla nuova legge, gli acquirenti di una polizza dovranno per esempio essere informati sul tipo di remunerazione stabilita per il venditore, il quale dovrà inoltre rivelare al cliente qualsiasi possibile conflitto d’interesse. Non solo; gli accordi sui compensi dei distributori non dovrebbero contenere incentivi che suggeriscano uno specifico prodotto assicurativo quando un altro tipo di contratto soddisferebbe meglio le esigenze del cliente. Prima di firmare un contratto assicurativo contro i danni a tutti gli acquirenti dovranno poi essere forniti documenti informativi sul prodotto senza alcun costo a loro carico. Tali documenti dovranno contenere, in modo chiaro e semplice, informazioni sul tipo di assicurazione, gli obblighi derivanti dal contratto, i rischi coperti e quelli esclusi, i mezzi di pagamento e i premi. Simili obblighi sono già previsti per i prodotti assicurativi sulla vita. Ma le norme non si applicheranno se l’assicurazione è complementare alla fornitura di beni o servizi e copre il rischio di danneggiamento o furto oppure se l’importo del premio pagato per il prodotto assicurativo non supera i 600 euro su base annua. Oltre a queste ci sono norme che in Italia sono già previste. Come quella secondo cui gli agenti assicurativi devono registrarsi presso l’autorità competente nel proprio Stato membro d’origine. Mentre gli intermediari e le compagnie dovranno fornire ai clienti la loro identità, i contatti e il registro in cui sono stati iscritti. Ma dovranno anche stipulare polizze assicurative contro i reclami per negligenza con una copertura di almeno 1,25 milioni di euro, da applicare a ogni reclamo, e un totale di 1,85 milioni l’anno per tutti i reclami.
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Fonte: Milano Finanza
 

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