Riforma delle pensioni: gli esodati - Il Broker.it

Riforma delle pensioni: gli esodati

Le pensioni negli ultimi anni, hanno costituito uno degli argomenti più trattati in qualsiasi sede, dalla Camera dei Deputati al bar sotto casa. L’argomento ha infatti destato molte preoccupazioni e momenti di discussione anche piuttosto accesa tra le parti coinvolte. Ma riforme giuste o sbagliate a parte, si è diffusa in Italia la figura degli esodati.
Ma cosa vuol dire esodato? Ma soprattutto, chi sono gli esodati?
Il termine non è stato introdotto ad-hoc per descrivere la situazione di alcuni lavoratori, ma era usato già in passato e identificava, nel corso degli anni Cinquanta, la popolazione istriana e giuliano-dalmata che aveva dovuto, da un giorno all’altro, abbandonare la loro terra per paura di rappresaglie da parte della nuova Yugoslavia. Da questo esempio di allontanamento di massa verso luoghi diversi, ha preso corpo il significato, nella lingua italiana, del verbo esodare.
Il vero “boom” di questa parola nella nostra quotidianità è da ricercarsi proprio a partire dal 2011. In quell’anno, la riforma pensionistica varata dall’allora governo Monti aveva previsto un innalzamento dell’età pensionabile e pertanto molti lavoratori si erano ritrovati, sempre da un giorno all’altro, senza stipendio, senza lavoro, senza pensione e senza ammortizzatori sociali.
Compreso il senso del termine e la sua origine la domanda successiva è abbastanza automatica ovvero, entro quando e come si può risolvere questo problema?
All’interno del testo che la Commissione Bilancio del Senato sta attualmente analizzando e che potrebbe essere reso definitivo entro la fine dell’anno,  viene trattato anche il tema degli esodati.
La settima salvaguardia di questa categoria, prodotta dall’accordo raggiunto dalla Commissione Lavoro, non sarà in grado di risolvere in maniera definitiva il problema tanto che si provvederà, una volta conosciuti i fondi a disposizione, a ragionare su un’ottava salvaguardia. Per poter rientrare nella settima salvaguardia, i 31.500 lavoratori (di cui 5.000 non rientranti già nelle precedenti sei) devono aver maturato la decorrenza alla pensione entro il 06 gennaio 2017. Nel corso del 2017 il numero degli esodati è destinato a ridursi sensibilmente fino a quasi sparire alla fine dello stesso anno.
La redazione – Federico Savoca

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