Cyber risk: convegno AIBA sul rischio informatico - Il Broker.it

Cyber risk: convegno AIBA sul rischio informatico

AIBA

Connessione ad internet ovunque, mail 24 ore su 24, social network come canale per pubblicizzare un prodotto o un servizio, smartphone sempre più presenti nelle nostre vite; ma quante aziende conoscono e si tutelano contro gli eventuali rischi che la rete presenta?
AIBA, nel corso del convegno “Cyber risk: dal mondo virtuale una minaccia reale”,  ha fornito i dati relativi ai crimini informatici, c.d. cyber crime, che sono aumentati di tre volte rispetto al 2011. In Italia la percentuale si è attestata al 3% rispetto ai 63mila crimini commessi a livello mondiale.
Durante i lavori è emerso come le PMI siano storicamente sotto-assicurate per casistiche di eventi naturali e relativi danni indiretti e dai cyber risk. Per quest’ultimo uno studio di AIG ha messo in luce le principali motivazioni fornite dagli imprenditori. Se da un lato alcuni imprenditori credono che sia difficile fronteggiare il rischio informatico a causa della sua rapida evoluzione, un altro gruppo di imprese ritiene di non avere un budget sufficiente per fronteggiare questo rischio; esiste poi, un terzo gruppo di aziende che ha deciso di non assicurarsi contro questi eventi.
Carlo Marietti Andreani, Presidente dell’AIBA ha commentato:
“Sarebbe quanto mai urgente introdurre anche in Italia, un modello pubblico-privato per tutelare gli immobili e mettere in sicurezza le aziende dagli eventi naturali che sono in preoccupante aumento di intensità e frequenza. È urgente individuare un modello di collaborazione tra lo Stato e gli assicuratori che preveda deduzioni fiscali per le imprese che si assicurano (l’imposta è attualmente al 22,25%) all’interno di uno schema da definire (polizze obbligatorie o semi-obbligatorie). In questo modo l’erario non sarebbe chiamato a pesanti esborsi senza copertura in bilancio e la diffusione dell’assicurazione introdurrebbe importanti elementi di efficienza e pianificazione della spesa per il ristoro dei danni”.
La redazione.
 
Fonte: AIBA

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