Aon mette a segno una nuova acquisizione in Italia. Il broker internazionale ha appena rilevato Puricelli&Ghezzi, uno dei principali operatori italiani del settore. Si aggiunge così un altro tassello al percorso di crescita per linee esterne iniziato 10 anni fa con l’acquisizione della Nikols e proseguito con altre operazioni come Cambiaso Risso Non Marine, Unicredit Broker, Rasini e Viganò. «Sono particolarmente contento che gli americani continuino a investire in Italia» ha commentato Carlo Clavarino responsabile Emea/Regno Unito della multinazionale del brokeraggio. Del resto l’espansione in Italia viene fatta a fronte di risultati positivi a livello globale: Aon, infatti ha appena presentato risultati relativi al terzo trimestre in progresso del 20% da 256 milioni di dollari a 309 milioni di utile netto. Il consensus degli analisti dà al titolo – quotato al Wall Street – un giudizio “outperform” e vede un 2014 di crescita sia dal punto di vista dei ricavi (da 11,8 a 12,1 miliardi di dollari) sia dal punto di vista della marginalità (con un utile per azione di 5,68 dollari rispetto ai 4,85 del 2013).
Sul nostro mercato, invece, dove i ricavi 2013 sono pari a 174 milioni di euro, l’acquisto di Puricelli&Ghezzi permetterà ad Aon Italia, che a fine novembre aveva un totale di premi intermediati di circa 2,3 miliardi di euro, di aumentare i propri volumi di 170 milioni. Si tratta in particolare di una fascia di clienti che il gruppo definisce «clienti di prestigio».
«Con questa operazione Aon consolida la propria posizione nella gestione dei clienti di prestigio» spiega l’a.d. di Aon in Italia, Uberto Ventura, sottolineando che, per questo, si garantirà la continuità di gestione di Puricelli&Ghezzi con l’arrivo ai vertici di Aon di manager provenienti dal broker italiano. «Con questa finalità Marco Dubini assumerà nell’ambito di Aon Spa la carica di vicepresidente esecutivo» aggiunge Ventura sottolineando che entreranno in Aon anche Francesco Colombo e Edoardo Ghezzi. Commenta l’operazione (in cui Aon Italia è stata assistita dallo studio legale Bonelli Erede Pappalardo, mentre Puricelli & Ghezzi si è avvalsa della consulenza di Bvs) anche l’a.d. del broker italiano «Siamo soddisfatti di questa operazione – spiega Marco Dubini Daccò – perché riteniamo di poter continuare a mantenere viva la nostra lunga storia professionale potendo offrire i servizi che una grande multinazionale può garantire».
Fonte: Il Sole 24 Ore

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