(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Milano, 05 set – “Riteniamo che il provvedimento non possa essere condivisibile. E’ una scelta miope, fatta per raggranellare qualche soldo nel medio termine”. Lo ha dichiarato a Radio 24 Roberto Manzato, Direttore Centrale Vita, Danni e Servizi di Ania, Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici. Tra le coperture individuate dal governo per cancellare l’Imu sulla prima casa, una interessa circa sei milioni di risparmiatori italiani: i sottoscrittori di una polizza vita. E’ stato previsto infatti un intervento sulla detraibilita’ di queste polizze ai fini Irpef. Si passa dall’attuale tetto di 1.291,14 euro a 630 euro a partire dall’anno prossimo, e dal successivo si scende a 230 euro. Secondo Manzato, con questo provvedimento “si va ad incidere su atti di previdenza come le polizze temporanee caso morte o come, per esempio, le polizze per la copertura del rischio da non autosufficienza, che sono dei rischi prospettici che dovrebbero essere, invece, incentivati. Peraltro, andando a vedere le dichiarazioni dei redditi relative all’anno fiscale 2011, si nota come queste polizze sono state acquistate e poi detratte da parte di fasce di popolazione che hanno dei redditi abbastanza limitati: il 50% dei premi mandati in detrazione sono rappresentati da cittadini che hanno una dichiarazione dei redditi fino a 26mila euro l’anno. Un altro dato interessante e’ che godono di queste detrazioni, nel 90% dei casi, cittadini che hanno un reddito fino a 55mila euro, per cui la cancellazione di una tassa sugli immobili, anche da immobili di valori molto alti, va a pesare su fasce di reddito di cittadini che onestamente definirei popolari, modeste, medie. Pertanto non e’ assolutamente lungimirante. E’ l’ennesima norma che viene fatta in barba allo statuto del contribuente”, ha sottolineato inoltre Manzato, “cioe’ retroattiva, e non puo’ far altro che minare la fiducia. Il cittadino ci credera’ ancora che ci sara’ quel determinato incentivo?”. Manzato ha anche commentato le scelte di comunicazione adottate dal governo: “Nel presentare il provvedimento, andare a dire che e’ un provvedimento senza alcun aggravio di tasse, e’ una comunicazione per lo meno poco franca”. Infine, il Direttore Centrale Vita, Danni e Servizi di Ania ha risposto ad una domanda relativa all’impatto che questo provvedimento avra’ sul settore assicurativo: “Di certo non si incentivano delle forme di previdenza, di prevenzione che al contrario, dal mio punto di vista, andrebbero incentivate. Per l’impatto distinguerei due casi: uno sono le polizze di protezione e in questi casi manca un incentivo, che pero’ non era il traino principale della scelta. Vengono fatte per un bisogno cosi’ ampio, vero e sentito che non credo ci saranno delle ricadute. Si doveva comunque incentivarle di piu’ invece che penalizzarle. Per quanto riguarda, invece, i prodotti di risparmio venduti prima del 31 dicembre del 2000, ci sono tante qualita’ di quei prodotti che credo convenga, in larga misura, mantenerle” conclude a Radio 24.Red-(RADIOCOR) 05-09-13 19:00:57 (0476) 5 NNNN
0 Comments
Leave A Comment