Relazione annuale Antitrust: riformare l'RCA, la concorrenza aiuta la crescita - Il Broker.it

Relazione annuale Antitrust: riformare l'RCA, la concorrenza aiuta la crescita

Giovanni-PitruzzellaL’RCA nel mirino dell’autorità garante della concorrenza. Durante la Relazione annuale, il presidente dell’Autority, Giovanni Pitruzzella, ha chiesto riforme per avere più competitività e i dati Ivass confermano: boom delle tariffe per le donne e al Sud.
Il mercato della Rc auto è uno dei settori dell’economia italiana nei quali si registra un livello di concorrenza non ancora soddisfacente e, parallelamente, i prezzi pagati dai consumatori tendono irrimediabilmente a salire”.
Questo si legge nella relazione annuale del Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Giovanni Pitruzzella ove si afferma che “Nel mercato delle assicurazioni riguardanti la responsabilità civile per circolazione di autoveicoli, si osserva come il premio medio in Italia sia più del doppio di quello pagato in Francia e in Portogallo, superi quello tedesco dell’80% e quello olandese di quasi il 70%“. Per l’Autorità è quindi “indispensabile” una riforma del settore “che rafforzi l’efficienza e la concorrenza“.
Insieme ai rilievi di Pitruzzella arrivano, ad ulteriore conferma, anche i dati IVASS secondo i quali: tra aprile 2012 ed aprile 2013, a seguito della sentenza della Corte di Giustizia UE in materia di parità di trattamento uomo-donna, le tariffe Rcauto sono volate per le donne, con picchi di +12% per le diciottenni, rilevando invece un -6,4% per i 18enni maschi.
Nei 12 mesi continua ad ampèliarsi la forbice Nord-Sud. Nelle Regioni meridionali, dove i prezzi medi di listino già risultavano in assoluto più elevati, gravano anche gli incrementi più consistenti. Ad esempio, un 55enne di sesso maschile alla guida di un’autovettura di piccola cilindrata a Napoli, pur se in classe bonus/malus di massimo sconto, paga una tariffa media di1.221 euro, in aumento del 6% rispetto allo scorso anno, a fronte di tariffe inferiori ai 350 euro che il medesimo assicurato pagherebbe a Bolzano o Aosta.
Ci sono buone ragioni” ha asserito Pitruzzella “per sostenere non l’attualità della politica per la concorrenza, ma addirittura la sua ‘centralita’. Essa infatti promuove competitività e crescita economica e, indirettamente, contrasta gli eccessi di diseguaglianza nella distribuzione del reddito che hanno caratterizzato le società occidentali nell’ultimo decennio“. “Infatti” ha aggiunto il Garante citando il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz “mercati poco concorrenziali o, peggio ancora, situazioni di monopolio creano condizioni di rendita a favore di ristretti gruppi economici e sociali“.

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