Generali Assicurazioni ha stipulato un contratto con la società irlandese Horse Capital I a copertura del loss ratio (perdite) sul portafoglio Rc Auto. Horse Capital I ha emesso tre tranche di titoli di debito, per un ammontare complessivo di 255 milioni.
Per il direttore generale e finanziario Alberto Minali “l’operazione che abbiamo predisposto dimostra ulteriormente l’approccio avanzato del Gruppo nella gestione del capitale e nella strutturazione di adeguati meccanismi di trasferimento del rischio.
Ma cos’è un BOND?
La divisione tra azioni e obbligazioni (gli americani direbbero fra equity e debt) è una delle ripartizioni fondamentali della finanza, anche se negli ultimi anni la nascita di una serie di “strumenti ibridi” ha creato un po’ di confusione sulla linea di confine.
La distinzione fra capitale di rischio e debito rimane però, ad oggi, fondamentale per capire che genere di investimento un risparmiatore sta facendo. Quando si compra un’azione di una società si diventa soci (azionisti appunto) dell’azienda e quindi si partecipa al capitale di rischio e di conseguenza ci si sottopone a una maggiore incertezza, in cambio di rendimenti probabilmente più elevati.
Chi invece acquista un’obbligazione (in inglese bond) compra parte del debito di una società (o di uno Stato) e ne diventa soltanto creditore. In teoria dunque, a meno di un default (cioè di un fallimento) della società o dello Stato in questione, il creditore deve riavere a una scadenza prefissata il capitale sottoscritto più gli interessi previsti dal contratto. Nel Codice Civile italiano le obbligazioni sono descritte dagli articoli 2410 e seguenti.
Ogni bond ha comunque delle caratteristiche fondamentali:
• Un valore nominale, che corrisponde al capitale che viene sottoscritto nella fase iniziale e risarcito alla scadenza (al netto degli interessi).
• Una cedola o coupon, che corrisponde all’interesse periodico che l’emittente paga periodicamente ai propri obbligazionisti. Si chiama cedola, perché i primi bond erano fisicamente muniti di una cedola che si staccava e veniva presentata in banca per avere gli interessi.
• Una scadenza (in inglese maturity) che indica la data entro la quale viene riconsegnato al bondholder il proprio capitale iniziale.
• Un emittente, ossia la società o lo Stato che hanno emesso l’obbligazioni indebitandosi in pratica sul mercato. (BORSA ITALIANA)
Un modo intelligente, quello di Generali, di affidare alla finanza l’eventuale scoperta tecnica derivante da un cattivo andamento del settore Rcuto; una dimostrazione di gestione moderna della parte tecnica.
Oggi sicuramente le compagnie di assicurazione non potendo far più affidamento sulla finanza, piuttosto in crisi, debbono cercare la propria redditività nella componente tecnica. Ciononostante nessuno vieta, attraverso l’emissione di una obbligazione, di ripartire il proprio rischio tecnico con chi ha capitale da investire in borsa.
Leonardo Alberti
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