Il cyber risk, ovvero il rischio informatico, è destinato a diventare uno tra i maggiori da cui un’azienda dovrà proteggersi.
L’altissimo tasso di tecnologia presente nei processi, e la connessione perenne di innumerevoli dispositivi, potrà far aumentare il già presente rischio di violazione dei dati e danni reputazionali. I nuovi cyber crime che si genereranno consistono in danni operativi, interruzione di attività fino al rischio di perdite catastrofiche.
Il rapporto stilato da Allianz esamina questa minaccia che sta diventando sempre più rilevante nel mondo delle imprese. Si conta che il valore economico a livello globale sia di 445 miliardi del mondo, che devono essere “ammortizzati” dalle prime dieci economie mondiali.
Nigel Pearson, responsabile per il rischio cyber in Allianz, ha fornito una panoramica rispetto a questo tema:
“La crescita negli USA è già in atto poiché le leggi sulla protezione dei dati spingono all’attenzione in questo senso, mentre gli sviluppi legislativi e l’aumento delle responsabilità provocherà una crescita nel resto del mondo.Esiste una tendenza generale verso regole più rigide di protezione dei dati, sostenute dalle minacce di sanzioni importanti in caso di violazione”.
I paesi maggiormente sensibili a questo argomento e che si stanno muovendo in maniera significativa sia per la revisione che per il rafforzamento delle leggi sono: Hong Kong, Singapore e Australia. A livello di Unione Europea non esiste una regola comunitaria sulla protezione dei dati e pertanto la regolamentazione della materia è demandata ad ogni stato membro.
Per chi avesse piacere di consultare lo studio completo, potrà cliccare il seguente link http://www.agcs.allianz.com/assets/PDFs/risk%20bulletins/CyberRiskGuide.pdf
La redazione – Federico Savoca
Fonte: Allianz
0 Comments
Leave A Comment