PRONTA UN’OFFERTA PER RILEVARE LO STUDIO SOAVE DI GENOVA - Il Broker.it

PRONTA UN’OFFERTA PER RILEVARE LO STUDIO SOAVE DI GENOVA

Abbiamo letto con piacere, ma anche con preoccupazione, la notizia che lo Studio Legale Soave di Genova (Studio creato e guidato da svariati anni dal nostro Direttore e Socio Avv. Giancarlo Soave) ha ricevuto un’offerta da un’importante fondo.

Ci sarebbe un fondo internazionale dietro l’offerta recentemente ricevuta dall’avvocato genovese Gian Carlo Soave, titolare dell’omonimo studio che opera sia in sede civile
che penale con una grande specializzazione nel diritto delle assicurazioni e della responsabilità civile. Si tratta, è il caso di dirlo, di uno dei pochi Studi in Italia di buon livello per quanto
riguarda il settore insurance e quindi, dall’esterno, il fatto che possa «fare gola» a chi vuole investire nel settore non stupisce più di tanto.
A essere rimasto estremamente colpito dalla circostanza è invece lo stesso legale genovese che racconta, non senza stupore misto a orgoglio, il fatto: «Devo dire – spiega Soave – che
non mi sarei mai aspettato un’offerta di tale entità, oltretutto arrivata attraverso intermediari intenzionati a “chiudere” in fretta. Persone serie e determinate, che già dal primo incontro mi
hanno lasciato un’ottima impressione. Non posso rilevare i dettagli economici e il potenziale acquirente per via di un patto di riservatezza siglato, ma posso dire che se per un verso è stata una sorpresa, per l’altro ha rappresentato per me un grande orgoglio e una soddisfazione personale non da poco. Non credo, infatti, sia da tutti essere “corteggiati” e con argomenti più che
convincenti, da grandi soggetti internazionali che se decidono di investire somme importanti significa che credono in quello che fanno e che hanno studiato a lungo l’operazione,
preventivamente».
Il legale genovese non ha ancora preso una decisione definitiva e sta valutando dettagliatamente l’offerta con i propri consulenti: «Non era certo nei miei pensieri cedere uno Studio, il mio, che è
portatore di un know how frutto di anni e anni di lavoro e sacrifici – prosegue Soave – però, allo stesso tempo, penso che nella vita occorra cogliere certe occasioni, anche considerando il fatto che il
passaggio non prevederebbe, nel breve, una mia fuoriuscita e nemmeno quella dei miei collaboratori. Cambierebbe “soltanto”, si fa per dire, la proprietà. E, se da un lato, reputo positivo che le
grandi realtà internazionali guardino, in generale, anche all’Italia per investire, dall’altro non nascondo che dovessi cedere il controllo dello studio preferirei trattare con realtà italiane perché penso che il nostro saper fare dovrebbe restare in mani italiane, onde evitare qualsiasi – anche soltanto potenziale – rischio diveder un giorno trasferire la sede all’estero». «Ecco, quello -conclude Soave, mi farebbe male ed è forse questo il principale motivo che mi sta trattenendo dal dare ancora una risposta definitiva e firmare le carte». Risposta che, però, non potrà attendere troppo. Come finirà? Di certo non abbiamo la sfera di cristallo. Come si dice in questi casi, «chi vivrà, vedrà».

 

La redazione

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