Operazione Trasparenza - Il Broker.it

Operazione Trasparenza

Da Plus 24 di Sabato 27 Luglio 2013
«I fondi pensione preesistenti dovranno inserire il bilancio sul proprio sito web, come già fanno i negoziali e le casse di previdenza». A parlare è Rino Tarelli, unico commissario rimasto della Covip, l’authority della previdenza complementare (l’altro commissario e il presidente sono scaduti e non ancora sostituiti dal Governo, Ndr). In quest’intervista delinea l’operazione trasparenza lanciata dall’authority sui bilanci oltre a dare altre indicazioni sul ruolo Covip.
Quando partirà l’operazione trasparenza?
Stiamo preparando la circolare da inviare a tutti i fondi pensione preesistenti.
Quindi dopo l’estate. Anche perché siamo in una fase di trasferimento di uffici: dopo agosto avremo una nuova sede in piazza Augusto Imperatore.
Riguarderà anche i fondi che non hanno un sito web?
Abbiamo monitorato la situazione dei siti web dei fondi pensione preesistenti. Emerge che in 78 hanno il sito: quest’ultimi rappresentano 600mila dei 650mila iscritti ai fondi pensione preesistenti.
Quindi verrà coperta quasi la maggioranza degli iscritti. E per quelli senza sito web cosa avete deciso?
Ai fondi pensione che non hanno un sito web chiediamo di mettere a disposizione i bilanci per tutti coloro che ne faranno richiesta, non soltanto per i singoli iscritti.
Operazione trasparenza avviata dunque. E sulle casse?
Le casse già hanno i bilanci sui loro siti web. Sul nostro ruolo di vigilanza su tali enti c’è poi da fare una precisazione.
Quale?
Sui fondi pensione abbiamo potere di ispezione e controllo. Diverso invece il discorso per le casse di previdenza. In questo caso dobbiamo effettuare una relazione sui loro investimenti, per singolo ente, da inviare poi ai ministeri vigilanti, ovvero Economia e Lavoro.
Quindi effettuate una sorta di attività di istruttoria?
Sì. Un’istruttoria tecnica. Poi se i ministeri ci chiedono ulteriori iniziative o attività ovviamente siamo pronti a realizzarle.
Ecco, siete per esempio attivi sui derivati. Ne avete monitorato la presenza nei bilanci delle casse. I risultati?
Sono riservati. Ci sarà un documento ad hoc, con le nostre valutazioni che invieremo ai ministeri interessati.
A proposito degli investimenti dei fondi pensione, che ne pensa degli inviti a puntare sui minibond?
Il decreto 703 dà libera di scelta ai fondi pensione su dove investire. Ovvio che vi sono dei paletti dovuti allo strumento delicato qual è appunto un fondo pensione integrativo.
Ciò premesso, ribadisco che è degli organi dei fondi la responsabilità della scelta degli investimenti.
Nel sondaggio di Plus24 – Il Sole 24 Ore della scorsa settimana, emerge che il 30% degli italiani si porrà il problema pensione quando finirà di lavorare. C’è poca informazione sul tema?
Assolutamente sì. Occorre informare di più o forse meglio. Dalla legge Amato in poi, vi sono stati 21 interventi sul mondo della previdenza. Ormai è indispensabile sapere che il sistema previdenziale viaggia su due binari paralleli: la previdenza pubblica e quella integrativa.
Da anni l’Inps si dice pronta per la “busta arancione” ma a tutt’oggi non è stata ancora inviata. Come mai?
Sì, so che l’Inps è pronta da tempo sulla busta arancione. La scelta sulla diffusione forse non dipende solo dall’Inps che ritengo abbia svolto finora un ottimo lavoro.
Voi però già avete diffuso il calcolo per le stime della pensione integrativa o no?
Sì, è vero.
v.dangerio@ilsole24ore.com

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