Eccoci ad una nuova rubrica che sarà pubblicata di domenica nata dalla volontà di dare voce ad ognuno di voi intermediario e non.
Abbiamo deciso di dar voce ai nostri lettori perché riceviamo moltissime email su info@ilbroker.it e molte sono veramente interessanti ed altre molto forti. Meritano di esser lette per riflettere insieme anche quando non si è per nulla d’accordo.
Per questo oggi, come primo numero della rubrica, daremo voce ad un broker, che desidera rimanere anonimo. Vi aspettiamo con Vostri commenti di qualsiasi natura. Noi Vi daremo voce.
La redazione
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Ti scrivo perché vorrei invitare ad una riflessione che mi giunge dopo le varie esperienze di questi anni.
Dove si sta spingendo il brokeraggio e le figure che lo rappresentano???
È ormai una storia scritta che i broker conquistino i clienti promettendo unicamente sconti Con la complicità di compagnie che si stanno massacrando con questo gioco al ribasso. Ma ci rendiamo conto che esistono compagnie che assumono rischi property di aziende industriali a tassi dello 0,40 e che tolte tasse e provvigioni assicurano un fabbricato da 20 milioni di euro a 5000 euro e poi piangono perché non riescono a far quadrare i conti ?
Ma fino a quando reggerà questa visione dell’assicuratore ? Io penso che ci autodistruggeremo al ribasso marginando sempre meno premi e commissioni!
Ciò detto il gioco al ribasso è quello di chi non ha voglia di lavorare e fare il broker.
Che bello sarebbe sedersi al tavolo di qualunque azienda esordendo complimenti lo sa che spende veramente poco ma che la sua polizza in caso di sinistro non le copre quasi nulla!
Prendiamo una qualunque polizza incendio e parliamo di clausola di valore a nuovo sul contenuto. Orbene se domani le brucia l’azienda lei mi sa dire al netto del deprezzamento cosa le paga la compagnia per i suoi macchinari che hanno 6 anni ? Il valore scritto in polizza ? Glielo dico io non le danno che gli spiccioli. Ma lei in quel momento deve rimettere in piedi un azienda e probabilmente la banca non le anticipa la differenza. Poi magari invoca una clausola di anticipo indennizzo che se legge bene scatta solo dopo che avrà dimostrato con la carta quanto valevano i suoi macchinari che ora sono là dentro bruciati !
Orbene non vado oltre ma qualcuno in questo paese ha studiato ed investito magari trovando dei binder per polizze diverse che coprono queste scoperture ma che costano il doppio o il triplo
Ma veramente pensiamo che al nostro imprenditore che fattura 30 milioni di euro se facessimo notare queste cose risparmierebbe 5000 euro in cambio di aver in ginocchio un azienda in caso di sinistro totale ? Io credo di no e credo che la professionalità debba costare in termini di premi e provvigioni perché solo così si ritorna a marginare e fare utili e a dare servizio e senso al nostro lavoro
Un saluto
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