CERRETO GUIDI. «Gli edifici comunali sono sprovvisti di coperture assicurative contro gli eventi calamitosi dal 31 luglio scorso. Quindi anche per i danni derivanti dalla tromba d’aria. Siamo allibiti, è una situazione di una gravità inaudita. Il sindaco e la giunta farebbero bene a dimettersi».
E’ questa l’accusa del consigliere comunale Simone Barontini, rappresentante della lista “Cittadini per cambiare Cerreto”, che potrebbe dar vita ad un’aspra polemica che tira dentro l’ormai arcinoto problema del tornado del 19 settembre scorso. La situazione si è palesata nell’ultimo consiglio comunale, durante il quale erano state proprio richieste delucidazioni in merito alle coperture assicurative sugli edifici di proprietà comunale. All’interrogazione di Barontini sono arrivate delle risposte scritte, che sostanzialmente confermano le parole del consigliere. Eccole: «Allo stato attuale non esiste una copertura assicurativa sui danni agli immobili comunali derivanti da eventi calamitosi in quanto, in seguito alla scadenza della precedente polizza (dal 1/8/2011 al 31/7/2014) è stata indetta specifica gara di appalto di livello nazionale per tutte le coperture dell’ente, divise in sei lotti. Tale procedura è andata deserta per tre dei sei lotti, tra cui la “All risk property”, che ha anche una formula che prevede la garanzia contro gli eventi calamitosi (definitivi “catastrofali”), che però non ha trovato offerenti. Questo perché il continuo susseguirsi di eventi del genere ha portato le compagnie assicurative ad assumere atteggiamenti molto più cauti nel concedere tali coperture, richiedendo cifre assai più elevate, diminuendo i massimali o chiedendo franchigie altissime».
Per questo l’amministrazione ha dato mandato al broker assicurativo Onebroker di Firenze di trovare le coperture necessarie tramite trattative private, grazie alle quali si sono rintracciate due delle tre coperture mancanti. Ma non quella relativa agli eventi “catastrofali”, non accettata – stando al documento ufficiale di risposta – dalle compagnie assicurative perché troppa rischiosa, soprattutto per quanto riguarda gli enti pubblici, considerando l’alto valore di quanto assicurato a fronte di premi ritenuti troppo bassi per assumersi il rischio. Quindi, allo stato dei fatti, la copertura contro gli eventi calamitosi sugli edifici comunali di Cerreto Guidi non c’è. E non c’è dal primo agosto scorso, cinquanta giorni prima della tromba d’aria.
La precedente “All risk” costava all’amministrazione 11.720 euro annui (su circa 50.000 totali per l’ente), con una copertura del danno stimato del 70% ed una franchigia di 2500 euro per ogni edificio danneggiato. Stesse condizioni che erano state proposte alle assicurazioni ad agosto e che erano state rifiutate per non convenienza da parte delle compagnie. Ed ora – visto il passaggio della tromba d’aria – rintracciare un’altra compagnia che si assuma il rischio sembra essere un’impresa, specie se l’ente può spendere poco o nulla. Una situazione paradossale, che non mancherà di far discutere a distanza di quasi quattro mesi dal disastro del 19 settembre.
Fonte: Il Tirreno
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