L’Avv. Soave risponde: “Responsabilità del Comune” - Il Broker.it

L’Avv. Soave risponde: “Responsabilità del Comune”

Con sentenza n. 31702/2022, la Cassazione ha fornito chiarimenti in tema di risarcimento danni in caso di caduta del pedone.

Nel caso in oggetto, una signora inciampava in un tombino cadendo rovinosamente a terra; ella agiva, quindi, in giudizio nei confronti del Comune, il quale veniva condannato dal Tribunale al risarcimento dei danni a parte attrice.

Il Comune impugnava la sentenza di primo grado e la Corte di Appello accoglieva l’appello con una motivazione ritenuta contraddittoria dalla Suprema Corte, adita dalla signora soccombente in secondo grado.

Gli Ermellini evidenziano che la Corte d’Appello ha affermato che “la caduta si è verificata su un tombino posto ad un livello inferiore rispetto alla sede stradale limitatamente ad un solo lato, ossia più basso da un lato di circa 4-5 centimetri rispetto alla sede stradale, e che pertanto ricorreva un lieve avvallamento del manto stradale tale da non consentire una rilevante anomali dalla res, concludendo tuttavia nel senso che l’anomalia, integrante il rischio percepibile, fosse ben visibile“.

Secondo la Cassazione l’anomalia non rilevante rende il rischio non percepibile dal pedone: in tal caso la condotta della donna non rileva, come invece affermato dalla Corte di Appello.

Se, al contrario, l’anomalia è visibile e rilevante allora il pedone che non presti la dovuta attenzione può essere ritenuto responsabile della propria caduta.

La Cassazione conclude con rinvio alla Corte di Appello, in diversa composizione, per chiarire il dubbio.

 

 

Avv. Gian Carlo Soave.

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