L’Avv. Soave risponde: Confisca del veicolo - Il Broker.it

L’Avv. Soave risponde: Confisca del veicolo

 La Cassazione, con sentenza n. 33231/2019, ha affermato che deve essere confiscata l’auto della madre che presta al figlio il veicolo – pur conoscendo i suoi problemi di alcolismo – e quest’ultimo viene condannato per guida in stato di ebbrezza, avendo provocato un sinistro stradale con un veicolo in sosta. Nel caso in esame, la Corte d’Appello conferma la condanna in primo grado a un anno e un mese di arresto e ad € 3.500,00 di ammenda, revoca della patente di guida e confisca dell’autovettura, ai sensi dell’art. 186 comma 2 lett. c) e comma 2-bis C.D.S. per avere guidato in stato di ebbrezza alcolica e provocato un sinistro con una vettura in sosta. L’imputato ricorre il Cassazione lamentando, con il terzo motivo, violazione di legge e vizio della motivazione in ordine alla confisca dell’autovettura, di proprietà della madre e come tale estranea al reato, visto che egli convive stabilmente con la stessa e con il fratello e la sorella, soliti utilizzare come lui il veicolo. Gli Ermellini rigettano il ricorso dell’imputato, ritenendo infondati tutti i motivi, di cui i primi due relativi al malfunzionamento dell’alcoltest e alle risultanze dell’assorbimento dell’alcool. Quanto al terzo motivo, la Cassazione ritiene che “In tema di confisca, la formale titolarità di un bene in capo ad un soggetto estraneo al reato non è sufficiente ad escludere la confisca stessa e a tutelare l’intangibilità del diritto del proprietario, se costui abbia tenuto atteggiamenti negligenti che abbiano favorito l’uso indebito del bene. Corretta appare, pertanto, la motivazione della sentenza impugnata, avendo ritenuto che la madre del prevenuto, proprietaria del veicolo, non potesse dirsi estranea al reato, in quanto era certamente a conoscenza del fatto che il figlio fosse alcolizzato, tanto che, a dire del fratello, secondo quanto riferiscono i Giudici di merito, aveva causato alla famiglia tanti problemi, essendo pertanto evidente la totale imprudenza della D.P. nell’affidare al prevenuto l’auto senza che sussistessero ragioni di necessità.”                Avv. Gian Carlo Soave.

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