Sinistro stradale ed omicidio.
Con sentenza n. 41357/2018 la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un uomo ritenuto responsabile di omicidio colposo commesso con violazione delle norme in materia di circolazione stradale.Il Codice della Strada stabilisce che chi compie una manovra di retromarcia deve assicurarsi di non creare pericolo o intralcio agli altri utenti della strada: può, quindi, essere necessario farsi aiutare da una persona a terra durante lo spostamento in caso di visuale non libera anche se il veicolo sia omologato e dotato di specchi retrovisori.Nel caso in oggetto un uomo aveva investito, durante la retromarcia, un’anziana signora che stava passando dietro al furgone da lui condotto. Nel merito egli era stato ritenuto colpevole ex art. 105 C.d.S. per avere compiuto la manovra senza accertarsi che l’area retrostante il mezzo fosse libera. In ogni caso, ove ciò non fosse stato possibile perché gli specchietti retrovisori non consentivano una completa visibilità, egli avrebbe dovuto farsi aiutare da altro soggetto a terra nella manovra.In Cassazione la difesa dell’imputato sosteneva che la donna fosse caduta a terra per cause indipendenti dalla manovra del veicolo e che, comunque, non fosse necessario avvalersi dell’aiuto di una persona a terra in quanto il mezzo era omologato e non imponeva tale precauzione.Secondo la Suprema Corte il ricorso è infondato: non si può, infatti, dubitare del fatto che la morte sia stata cagionata dallo schiacciamento del corpo della donna sul quale le ruote del mezzo condotto dall’imputato erano passate due volte.Gli Ermellini, rammentando il principio secondo cui la manovra di retromarcia va eseguita con estrema cautela, lentamente e avendo il controllo dello spazio retrostante, respingono la doglianza sulla non necessità della “collaborazione di terzi“, essendo il mezzo dotato di specchi retrovisori ed omologato alla piena e perfetta circolazione stradale.Nell’ipotesi di visuale non libera, nonostante la presenza regolamentare di specchi retrovisori, il conducente deve adottare ogni cautela per compiere in sicurezza la manovra, eventualmentefacendosi aiutare da una persona a terra che lo guidasse nello spostamento.Nel caso in oggetto l’attraversamento del pedone era avvenuto in una strada vicina a un mercato rionale: la manovra del conducente avrebbe quindi dovuto essere particolarmente attenta stante la possibile presenza di persone.
Avv. Gian Carlo Soave.
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