Intervista Esclusiva a Massimo Ciaglia Fondatore di Poleecy - Il Broker.it

Intervista Esclusiva a Massimo Ciaglia Fondatore di Poleecy

Mercoledì 11 aprile si è tenuta a Milano l’edizione 2018 di Italy Insurance Forum dedicata alla esplorazione dei nuovi trend del mercato assicurativo italiano. L’evento è ormai diventato un punto di riferimento del settore, infatti, è riconosciuto come l’unico evento in Italia che si focalizza sulle principali innovazioni tecnologiche legate al mondo assicurativo.
Poleecy una delle start up più attive nell’innovare questo mercato, è stata tra le tre finaliste selezionate nel contest delle startup più innovative
Il mondo assicurativo è notoriamente lento a recepire le innovazioni tecnologie e, dal punto di vista dell’innovazione di prodotto ha iniziato il processo di digital transformation solo da pochi anni. Tra le novità ascoltate durante il convegno, un posto importante è stato conquistato dalla disruption introdotta dalle novità nel micro insurance. Lo stesso Mansutti, importante broker Italiano, ha investito in Yolo nel 2017.
Ma cosa sono le micro-polizze? Le micro-polizze sono delle polizze assicurative con specifiche caratteristiche: costano poco, coprono rischi immediati e sono di breve durata. Hanno una contrattualistica estremamente semplice e chiara, vengono pagate solamente con moneta elettronica. In due parole realizzano l’instant insurance.
Nel panorama italiano Poleecy è una sorprendente realtà per la vendita di micro-polizze. In proposito ne parliamo con Massimo Ciaglia fondatore insieme ad Elio Mungo di Poleecy.
Com’è nata l’idea di fare Poleecy?
L’idea è nata da un incontro con Elio, figura molto autorevole nel panorama assicurativo, essendo stato direttore dei sistemi informativi dell’IVASS, durante il quale ci siamo confrontati su questa idea che avevamo entrambi nel cassetto e che dal giorno successivo ne è diventato il nostro progetto disruptive.
Poleecy nasce dall’esigenza di cambiare il paradigma distributivo delle polizze. Attualmente chiunque abbia bisogno di una copertura assicurativa fa ricorso ai canali tradizionali di distribuzione (agenti o brokers) o altrimenti ad un accesso ad internet.
La nostra idea è quella di valorizzare al meglio la presenza di circa 36 milioni di smartphone in Italia, e conseguentemente il canale digitale che ne rappresentano, ribaltando il paradigma tra cliente e realtà assicurativa. Infatti, non sono più ‘io’ a cercare la polizza, ma è la polizza che viene da me, dovunque io sia e quando rileva che ne posso aver bisogno.
Che tipo di innovazione porta Poleecy in questo mercato?
L’innovazione principale è legata allo sfruttamento intenso del canale digitale fino ad ora molto poco presidiato dagli attori di questo mercato. Inoltre, il nostro ecosistema utilizza dal punto di vista tecnologico soluzioni che ben si prestano a questa tipologia di mercato, quali ad esempio la blockchain con gli smart contract ed evoluti algoritmi di intelligenza artificiale basati su algoritmi di machine learning. Degli smartphone utilizziamo inoltre tutto il patrimonio informativo prodotto dalla sensoristica built nei dispositivi ed in particolare la geolocalizzazione del potenziale cliente.
Come pensate di far conoscere la vostra iniziativa imprenditoriale?
Come tutte le attività legate all’attività digitale, la difficoltà principale è quella di affermarsi e di rendere quanto più interessante possibile i nostri servizi facendone percepire all’utente il bisogno. Per questo pensiamo a dei sostanziali investimenti sul marketing per la nostra applicazione.
Come concilierete l’aspetto normativo con l’innovazione introdotta da questi prodotti?
Allo stato attuale delle cose dovremmo operare come un broker assicurativo iscruitto al RUI. Però, guardando anche all’innovazione oltremanica, in primis all’Inghilterra, abbiamo deciso di richiedere all’IVASS di poter usufruire di una sandbox di esenzione dall’iscrizione, cosi come avviene negli altri paesi europei per imprese innovative.
La sandbox ci consentirebbe di poter dispiegare il nostro potenziale tecnologico innovativo, utilizzando delle norme solo gli aspetti di maggiore aderenza e di tutela dei consumatori. Infatti Poleecy non effettua operazioni di brokeraggio, non negozia polizze con le compagnie di assicurazione, né consiglia ai clienti quale possa essere la miglior polizza. La Società opera come scaffale digitale attraverso il quale le compagnie offrono le loro micropolizze per la relativa sottoscrizione.
Qual è il vostro vantaggio competitivo rispetto agli altri?
È legato alla nostra piattaforma tecnologica, alla facilità con la quale abbiamo pensato ad un processo di integrazione della catena del valore nella vendita di micro-polizze che include il cliente, le compagnie di assicurazione, le società che effettuano le perizie assicurative e le community. In Italia non ci sono altre realtà simili. Il nostro business model non si basa infatti solamente nella rivendita delle micro polizze bensì nella acquisizione, analisi, correlazione e vendita dei dati raccolti alle compagnie stesse.
Inoltre, abbiamo protetto la nostra innovazione tramite un brevetto in maniera tale da cercare di rendere unica la soluzione che proponiamo al mercato. Il brevetto protegge anche gli innovativi sistemi antifrode che abbiamo ideato orientati esclusivamente al mercato dell’instant insurance.
Siamo ancora un piccolo team estremamente motivato e determinato a fare la differenza. Noi vogliamo essere un agente di cambiamento nel panorama della distribuzione di questa tipologia di polizze che dia, come dice il nostro logo, la possibilità a tutti di assicurarsi dovunque si trovino e esattamente quando se ne sente il bisogno.
Quando sarete operativi sul mercato?
Il lancio dell’app è previsto per il mese di giugno 2018 e sarà disponibile da quel momento sugli store di riferimento, Google Play ed Apple Store. Tutti gli aggiornamenti su Poleecy e sulle nostre attività è possibile trovarle sul nostro sito http://www.poleecy.com/
Mirko Odepemko

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