Il comparatore Segugio.it rimuove lo spot offensivo della categoria degli agenti di assicurazioni grazie all'intervento di SNA - Il Broker.it

Il comparatore Segugio.it rimuove lo spot offensivo della categoria degli agenti di assicurazioni grazie all'intervento di SNA

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Uno spot di un noto comparatore, passato sulle principali reti TV in orari di massimo ascolto, aveva provocato indignazione tra molti colleghi, i quali avevano segnalato la cosa allo SNA.
Nei social si raccoglieva nel frattempo malumore verso i protagonisti della campagna Segugio.itpubblicitaria, con l’effetto di provocare un tam tam virale tra i colleghi.
Succede che, per promuovere i propri servizi di comparazione, si era scelto di rappresentare un agente “spernacchiato” sotto casa dal cliente, su suggerimento del “cane consulente” a cui lo stesso aveva riferito di aver ricevuto una proposta “un po’ cara”.
Pur circostanziando il messaggio all’ambito di ironia tipico del mondo pubblicitario, vi si ravvisavano aspetti denigratori ed offensivi, con l’effetto, pur non voluto, di offrire un’immagine della categoria professionale non consona al ruolo ed il riconoscimento di cui invece gode tra la clientela, secondo periodici sondaggi ufficiali.
Ma, di più, si portava offesa a quelle migliaia di donne e uomini che, come collaboratori e dipendenti, quotidianamente svolgono un’attività dall’elevato valore sociale, con serietà e abnegazione, al fianco del consumatore.Languino
SNA è sempre schierato e pronto ad intervenire a difesa delle prerogative e dell’immagine
professionale degli agenti e si è da subito attivato – grazie all’intervento di Michele Languino, componente dell’EN del Sindacato – con la Direzione del comparatore Segugio.it rappresentando le sue doglianze.
La fondatezza dei rilievi e la ragionevolezza dell’interlocutore, in persona dell’a.d.Emanuele Anzaghi, hanno portato alla pronta rimozione dello spot incriminato e alla promessa da parte di Segugio.it di non interferire con i suoi prossimi messaggi pubblicitari con il ruolo dell’intermediario, evitando accostamenti ed allusioni.
Una storia a lieto fine, non c’è che dire!
Fonte: SNA Channel

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