Viviamo un epoca di veloci cambiamenti e se gli storici parlano del novecento come “il secolo breve “ l’attuale che stiamo vivendo possiamo definirlo già come “ brevissimo”.
I piani economici delle imprese, che prima erano strutturati su 5 anni, sono diventati di 3 anni, ma in realtà molti scenari economici hanno una durata ancora inferiore e si posizionano sui 12/18 mesi. In questo scenario fortemente instabile il titolo della rubrica potrebbe sembrare pretenzioso e forse anche velleitario, ma essendo operatori assicurativi non possiamo dimenticare che il nostro business rimane sempre un affare di medio e lungo periodo che deve necessariamente conciliarsi con cicli economici sempre più brevi.
Personalmente non credo che si possa “ creare valore “ in poco tempo nel mondo delle assicurazioni, chi promette forti impennate in poco tempo probabilmente rinuncia ad una visione di lungo periodo per concentrarsi solo sull’immediato ma la fotografia aziendale che viene prodotta potrebbe non essere del tutto fondata oppure avere chiavi di lettura diversificate. Del resto è anche illusorio considerare l’Assicurazione come una organizzazione simile alla Banca oppure alla Finanza, certo il rischio non viene gestito solo dagli assicuratori, in effetti è una categoria anche presente negli altri comparti ma solo le assicurazioni hanno i sinistri , l’unico vero tratto distintivo che fa delle Assicurazioni un comparto a se stante.
Le Compagnie conoscono assai bene quello che gli attuari sostengono da sempre e cioè che l’esercizio di alcuni rami, in particolare la responsabilità civile nel settore professionisti, strutture sanitarie e comparti simili hanno andamenti lunghi tanto che il costo definitivo di una generazione di sinistri si riesce a smontare quasi totalmente solo dopo circa sette anni, prima abbiamo solo previsioni ma non certezza assoluta del dato. Comunque la prassi assicurativa deve fare i conti con questi tecnicismi e ovviamente anche con la realtà delle dinamiche di mercato, ecco che quindi si ha la necessità di avere comunque un perimetro dove i numeri del business si incrociano con gli andamenti corti dell’economia e con i conti lunghi dei sinistri specialistici per arrivare a trovare un punto di sintesi o meglio di equilibrio di impresa.
Fino a questo punto non abbiamo parlato ancora di un altro aspetto competitivo, la tecnologia. Che in modo sistematico aggiorna se stessa a ritmi prima inimmaginabili aprendo spazi di innovazione e miglioramento che prima erano del tutto impensabili. Connessione delle reti, device sempre più performanti, reti neuronali ed intelligenza artificiale creano immensi data base con possibilità infinite di utilizzo sistematizzato ed in tempi quasi immediati.
Questo è il panorama odierno, ecco perché la premessa sulle difficoltà che incontreremo nell’interpretare i fenomeni del contesto economico-assicurativo . Cercheremo comunque, anche partendo dal nostro punto di osservazione, di interpretare le dinamiche reali oppure ad ipotizzare scenari molto prossimi perché , in ogni caso, non potremmo mai esimerci dal fare Assicurazioni, oggi, in questo Mercato. Certi che solo la professionalità e la competenza saranno le variabili indispensabili per emergere in questo difficile contesto.
Alla prossima puntata.
Paolo Masini
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