L’Amministratore Delegato, Alberto Minali, ha dichiarato: “Sono orgoglioso di presentare oggi il Piano Industriale che renderà il Gruppo Cattolica innovativo, agile e reattivo alle nuove sfide di mercato.
I target al 2020 sono realistici ma ambiziosi in termini di crescita, eccellenza tecnica e innovazione. Il loro conseguimento renderà Cattolica più forte e redditizia nell’interesse di tutti gli stakeholder. Abbiamo avviato all’interno del Gruppo un percorso di cambiamento, industriale e culturale, che coinvolge business, capitale umano e modello di governance. La concretezza di questo Piano trova conferma nel target al 2020 del dividendo per azione: vogliamo ripagare i nostri azionisti della fiducia che ci accordano e prevediamo una remunerazione in aumento di circa il 50%”.
Il Piano Industriale 2018-2020 si pone l’obiettivo di rendere Cattolica un Gruppo più innovativo, agile e reattivo, pronto a cogliere le sfide e le opportunità di un mercato sempre più competitivo, in un contesto macroeconomico ancora sfidante.
La strategia del Piano poggia su tre pilastri: crescita profittevole, eccellenza tecnica e innovazione. Trasversale alle azioni strategiche e alla base dei pilastri del Piano si pone l’azione di semplificazione e trasformazione culturale della Compagnia. L’azione combinata di questi driver mira a valorizzare i punti di forza già propri della Compagnia e consente di aumentare le performance.
Cattolica può infatti già contare su:
– base clienti ampia e fidelizzata con una retention superiore alla media del mercato (+1p.p. nell’RCA);
– capillarità dei suoi canali distributivi (1.500 agenzie e accordi di bancassurance con top player del mercato);
– reddittività Auto superiore ai peers (-4,5p.p. di loss ratio RCA);
– leadership in segmenti distintivi quali Agroalimentare, Enti Religiosi e Terzo Settore;
– solidità patrimoniale con Solvency II ratio superiore a 180%.
La Compagnia si pone inoltre l’obiettivo di:
– migliorare le proprie performance tecniche di redditività, in particolare negli ambiti Vita e Danni Non Auto;
– incrementare la produttività attraverso la semplificazione e l’automatizzazione dei processi;
– diversificare il mix prodotto rafforzando al contempo i canali distributivi;
– aumentare il grado di innovazione grazie a telematica e digitalizzazione.
Negli ultimi mesi Cattolica ha già dato avvio a una fase di forte rinnovamento finalizzato a un cambiamento culturale, organizzativo e di governance dell’intero Gruppo.
La partnership siglata di recente con Banco BPM permetterà a Cattolica di effettuare un importante salto dimensionale grazie alla capillarità della rete e alle forti competenze del terzo gruppo bancario italiano. Sono inoltre già state apportate modifiche importanti all’offerta di prodotti nel business Vita, è stata ridotta l’esposizione ai titoli governativi italiani ed è stato emesso a condizioni vantaggiose per il Gruppo un prestito obbligazionario Tier 2 pari a €500mln. Questi risultati costituiscono un’eccellente base di partenza per il raggiungimento degli obiettivi del nuovo Piano Industriale.
Il Piano trasformerà profondamente il Gruppo grazie alle azioni individuate per ciascun pilastro della strategia che, sommate anche ad azioni di crescita inorganica, sono volte all’eccellenza tecnica e operativa, alla crescita profittevole e a nuove modalità di servizio e offerta al cliente. Le azioni di ribilanciamento del business mix Vita (cambio della produzione verso prodotti unit linked e tradizionali a basso assorbimento di capitale) e di quello Danni (focus sullo sviluppo del segmento Non Auto), i benefici derivanti dall’introduzione della telematica, la nuova società ad hoc per business specifici, l’apporto della JV con Banco BPM, l’ottimizzazione dei processi e un modello distributivo più forte consentiranno a Cattolica di raggiungere ambiziosi target al 2020:
– crescita dell’utile operativo superiore al 60% (€375-400mln; €228FY16);
– ROE operativo ≥ 10% in significativo incremento (+4p.p.; 6% FY16);
– dividendo per azione in aumento di circa il 50% (> €0,50; €0,35 FY16).
Questi risultati verranno conseguiti mantenendo elevata la solidità finanziaria del Gruppo con un Solvency II ratio compreso tra 160% e 180%.
I premi cresceranno del 64%3 con una raccolta attesa tra €7,6-8mld:
premi Danni tra €2,4-2,6 mld (+27%; +€0,4-0,6mld Δ vs FY16) e premi Vita tra €5,2-5,4mld (+91%;
+€2,4-2,6mld Δ vs FY16).
La raccolta beneficerà prevalentemente di azioni di crescita inorganiche, come la partnership strategica con Banco BPM che, grazie alla forza distributiva di circa 1.700 sportelli, porterà al 2020 a un incremento di premi pari a €140mln nel Danni e di €3mld nel Vita. Nel Vita migliorerà la redditività e l’offerta, mentre nel Danni si raggiungerà un ribilanciamento del mix produttivo (premi Non Auto al 51% vs 45% FY16).
Il tasso di incidenza dei costi diminuirà nell’arco di Piano dal 5,9% al 4,8%.
Questo è quanto dichiarato da Minali e sono seguiti poi gli interventi importanti e assolutamente puntuali dei top manager Cattolica. Pubblicheremo alcune slides significative dei vari interventi.
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