È terminato il primo semestre del 2015, che ha confermato il costante ribasso delle tariffe RCA iniziato nel 2011. In questo speciale inserito nella rubrica “Il mondo RCA”, andremo ad analizzare alcuni aspetti legati al mondo delle auto, partendo proprio dal 2011.
Il primo aspetto sul quale abbiamo posto attenzione, è il valore delle vetture che vengono acquistate.
Il grafici ci forniscono una visione molto chiara di quali siano le fasce di prezzo dei mezzi che compongono/hanno composto il parco auto nazionale. I risultati possono essere considerati scontati in quanto, la maggiore concentrazione di autovetture si registra nella fascia di prezzo che va dai 10.000 ai 35.000 euro.
Il dato che però sorprende maggiormente, è come 6 auto su 100 abbiano un valore compreso tra i 35.000 e i 50.000.
In totale contrapposizione a questo, c’è il numero di auto con valore inferiore a 10.000 euro che, dopo un trend costante e un piccolo aumento nel precedente semestre, sono diminuite fino a sfiorare quota 1% nel 2015.
Una volta analizzata la fase di acquisto abbiamo voluto analizzare il numero di anni in cui la stessa viene detenuta.
In quest’ottica il grafico appena proposto si nota chiaramente come il parco macchine non venga rinnovato spesso. Complice anche l’incertezza economica, il trend delle vetture che rimangono in circolazione più di sei anni è via via aumentata sfiorando, nel 2015, il 70% dell’intero parco auto nazionale.
Prima di avvicinarci al tema clou di questa relazione, dobbiamo analizzare il trend delle vetture in relazione ai sinistri che gli stessi hanno registrato nei primi semestri degli anni studiati. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, la fascia di vetture senza sinistri risulta superiore all’80% in tutto il quinquennio. Stabili le altre tre fasce con particolare evidenza sull’ultima, ovvero quella che indica i mezzi che hanno avuto più di quattro sinistri nel periodo, che non supera l’1%.
Eccoci finalmente giunti al tema caldo dello speciale ovvero le tariffe RCA. Per questo importante aspetto e per capire cosa ci riserverà il futuro, abbiamo voluto dare la parola al dott. Emanuele Anzaghi, Vicepresidente di Segugio.it, uno tra i più importanti comparatori di tariffe, che ci commenterà l’andamento del mercato auto.
“Buongiorno Dott. Anzaghi e a nome di tutto lo staff Le do il benvenuto su “Il Broker”. Cominciamo subito con una Sua breve presentazione, chi è Emanuele Anzaghi e qual è il suo percorso professionale?”
Buongiorno a tutti, sono Emanuele Anzaghi e dal 2008 ricopro la carica di CEO di cercassicurazioni.it, società del gruppo MutuiOnline, che gestisce la sezione assicurativa di segugio.it del quale sono vice presidente. La mia carriera ha sempre avuto come filo conduttore l’aspetto finanziario/assicurativo. Dopo un’esperienza nel mondo finanziario, nel 2002 sono approdato in Sanpaolo dove ho ricoperto il ruolo di CFO per poi occuparmi, dal 2006, di sviluppo progetti e organisational development in Eurizon società del gruppo Intesa Sanpaolo.
“Le tariffe RCA sono in calo dal 2011, quanto incidono i sinistri nel calcolo della tariffa?”
Il premio medio lordo che le compagnie offrono ai clienti è sceso del 23%, questo dato conferma ormai il costante trend al ribasso iniziato nel 2011.
Una spiegazione valida la si può trovare analizzando alcuni fattori quali i chilometri percorsi dagli assicurati, in sensibile calo, la frequenza dei sinistri, anch’essa in discesa e il costo medio del sinistro che ha registrato una lieve flessione. Ulteriore dettaglio che sostiene il trend a ribasso è la concorrenza tra le compagnie, in quest’ottica l’utilizzo dei comparatori riveste un ruolo importantissimo. Questo strumento, infatti, fa sì che gli utenti verifichino preventivamente l’importo della loro polizza e, in caso di offerte maggiormente convenienti, decidano di cambiare compagnia. L’aumento dell’indicatore della mobilità del cliente conferma l’enorme utilizzo di tale procedura.
“Che ruolo hanno giocato nella diminuzione delle tariffe i comparatori?”
La chiave di volta la possiamo individuare nell’anno 2011 quando l’Antitrust intervenne dopo aver rilevato l’assenza quasi totale della concorrenza tra le imprese. Il comparatore fino a quell’anno, era un fenomeno limitato e le azioni di marketing per promuoverne l’utilizzo erano molto leggere.
Col passare del tempo, e con l’aumento dell’informazione su questo servizio di comparazione, l’utente ha sempre di più potuto apprezzare il risparmio di tempo nel confrontare, comodamente da casa, molte compagnie per il medesimo rischio da assicurare. Le polizze offerte sono molto standardizzate, inoltre sul nostro sito riassumiamo le caratteristiche di ogni prodotto affinché l’assicurato possa comprendere le differenze tra una copertura ed un’altra. È naturale come, a parità di prezzo, ci possa essere una compagnia che sia in grado di offrire un servizio migliore.
Qualora restassero dubbi, o si volessero ricevere ulteriori informazioni esiste un call center composto da personale altamente specializzato che fornisce chiarimenti sul prodotto e sul servizio offerto dalla compagnia.
“Quali sono i progetti e le strategie future?”
Comparare sempre con più compagnie e fornire un servizio al cliente in qualsiasi momento. Stiamo lavorando molto per portare il nostro comparatore su tablet, smartphone attraverso la creazione una app. Questo strumento permetterà agli utenti di comparare in qualsiasi momento e luogo. Quanto ai partner assicurativi, in questo momento ci sono 8 compagnie dirette in Italia con le quali collaboriamo da circa due anni. Gli altri nostri players sono perlopiù compagnie c.d. piccole ad eccezione di Reale Mutua Group. Questo gruppo assicurativo a cui fa capo tra le altre Italiana Assicurazioni, utilizza un modello chiamato “modello misto”. In pratica l’assicurato configura il suo prodotto sul comparatore e, una volta terminato, può scegliere se procedere all’acquisto diretto sul sito oppure perfezionare il suo contratto in un’agenzia del gruppo. Questo modello rappresenterà quasi certamente il futuro della comparazione.
La redazione – Federico Savoca
Fonte: Segugio.it
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