Manager mondiali divisi sugli effetti delle regole nel mondo assicurativo. Il dato emerge da una ricerca di State Street, visionata in anteprima da Plus24, sui «cambiamenti strategici che le compagnie assicurative ritengono prioritari nei prossimi 12 mesi». Sono stati coinvolti 307 dirigenti e manager di compagnie assicurative in tutto il mondo. A livello geografico, il campione è composto per il 36% da società basate nella regione dell’Asia Pacifico, il 26% in America e il 38% nell’area Emea. «È emerso che su alcuni temi molto importanti sembra esserci un sostanziale bilanciamento di vedute – spiega Riccardo Lamanna, managing director di State Street Global Services –. Circa il 39% degli intervistati, per esempio, crede che i regimi regolamentari nei vari Paesi convergeranno verso standard internazionali comuni. Un’analoga percentuale invece ritiene che ciò non succederà». Sempre su Solvency II, il 27% degli intervistati ritiene che il costo di adattamento alla nuova regolamentazione non verrà scaricato sugli assicurati. Un’analoga percentuale di manager (il 30%) ritiene invece che i costi verranno in parte trasferiti sui consumatori.
In uno scenario difficile come l’attuale emerge, tra i risultati chiave, che il 55% degli intervistati ha dichiarato di voler ridefinire le politiche di prezzo sulle nuove attività per adattarsi alle nuove condizioni di mercato. Il 41% sta pensando di riconsiderare la propria offerta commerciale per essere meno soggetti ai cambiamenti di mercato. Nonostante la crisi, il 37% sta pianificando importanti investimenti in sistemi informativi. Il 21% intende disinvestire da attività non-core. Per quanto riguarda le scelte di portafoglio, inoltre, il 59% intende migliorare il rapporto costo-efficacia delle proprie strategie di investimento; il 49% pianifica di aumentare l’allocazione agli investimenti alternativi; il 45% vuole migliorare le proprie risorse analitiche; il 42% si aspetta di accrescere la percentuale di depositi che è gestita esternamente. Infine il 33% intende dare in outsourcing le funzioni di middle o back office e il 27% si aspetta di ridurre il numero di manager esterni utilizzati.
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