Agenti assicurativi: Redditività? È più alta per chi si organizza meglio - Il Broker.it

Agenti assicurativi: Redditività? È più alta per chi si organizza meglio

Uno studio Cetif condotto su un campione di riferimento composto da 500 agenti, appartenenti a 12 reti (Amissima, Allianz, Axa, Generali, Groupama, Itas, Reale Mutua, Cattolica, UnipolSai, Vittoria e Zurich). 
Il 63% del panel è rappresentato da monomandatari (37% plurimandatari). Dall’analisi emerge che circa l’87% dei ricavi di agenzia è generato da provvigioni; nello specifico circa l’11% delle componenti positive è costituito da provvigioni rami vita, il 39% da provvigioni rami danni non auto e il 36% da provvigioni rami danni.
Lo studio mette in evidenza i migliori risultati di chi diversifica il business e si concentra sull’attività commerciale.
A rischio chi sta sotto il milione: tra fusioni e esuberi i punti vendita dovranno cambiare presto pelle


Particolarmente critica è la situazione per le realtà più piccole. Ossia quel 16% delle agenzie rilevate dal Cetif che producono incassi per un ammontare inferiore al milione. «Dal confronto con i partecipanti ai tavoli di lavoro è emerso che le Agenzie con volumi d’affari più ridotti sono sottoposte ad un consistente rischio di sostenibilità nel medio periodo – spiegano i ricercatori Cetif –; queste agenzie dovranno quindi rivedere radicalmente le modalità con cui sono organizzate oppure dovranno accorparsi con altre, in modo da poter resistere alla forte competizione del mercato». Le compagnie stanno già mettendo in campo delle task force per riportare in equilibrio il portafoglio se l’operazione non riesce il passo successivo è l’accorpamento.
In media gli incassi contabilizzati nel 2015 dalle agenzie del panel della ricerca Cetif ammontano comunque a circa 3,5 milioni di euro. Lo studio ha anche analizzato quali figure li realizzano: il 60% è prodotto da agenti e dalla struttura di agenzia, il 26% da subagenti, il 12% da broker e il 2% da produttori di agenzia.
Consigliamo di leggere integralmente l’articolo uscito su Plus24 di sabato 21 gennaio 2017.
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