AEC ottiene per il terzo biennio consecutivo il “Rating di legalità” dell’Agcm - Il Broker.it

AEC ottiene per il terzo biennio consecutivo il “Rating di legalità” dell’Agcm

AEC Underwriting Agenzia di Assicurazione e Riassicurazione è la prima azienda italiana del settore assicurativo ad ottenere per il terzo biennio consecutivo il Rating di legalità, incrementando il punteggio assegnato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm).
Infatti, dopo aver ottenuto per la prima volta, nel 2013, il “Rating di Legalità” (“★★+”, due stellette più), riconfermato poi nel 2015, oggi il Gruppo guidato da Fabrizio Callarà raggiunge il punteggio di “★★++” (due stellette più più), subito sotto al massimo voto delle tre stelle piene.
Nato da una proposta di Confindustria ad inizio 2012, con l’obiettivo di conferire alle imprese virtuose un titolo ufficiale che consente anche l’iscrizione negli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa istituiti ai sensi delle vigenti disposizioni di legge (white list), il rating di legalità sancisce il riconoscimento ufficiale del valore etico di un’impresa che valorizza la legalità e la compliance. Da ottobre, inoltre, il riconoscimento dell’AGCM è visibile nelle visure camerali estratte dal Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.
AEC riceve questo riconoscimento a riprova del rispetto di elevati standard di conformità alle norme e di legalità ed anche come garanzia di trasparenza e correttezza nell’operare sul mercato. Il Gruppo AEC continua così il suo percorso proteso alla sintesi tra cultura d’impresa e cultura etica, già dimostrato avviando un percorso di corporate compliance management per il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle proprie attività. In particolare, AEC ha definito il Modello Organizzativo e Gestionale (MOG) per la prevenzione di reati (previsto dalla L. 231/2001) ed il codice di comportamento (Codice Etico), aggiornati nel 2016 sulla base delle linee guida espresse dalle Associazioni di Categoria, di concerto col Ministero della Giustizia, per adeguarsi alle novità legislative, giurisprudenziali e della prassi intervenute dal 2001 ad oggi. Ha, inoltre, adottato una serie di norme e best practices nazionali e internazionali tra cui spiccano quelle relative all’anticorruzione e all’antiriciclaggio.
Inoltre, continuativamente dal 2014, CRIBIS D&B ha fregiato AEC del “Prime Company”, il massimo indice di affidabilità economica. Il Cribis D&B Rating è l’indicatore sintetico dell’affidabilità commerciale e della consistenza di un’azienda che ogni anno viene assegnato solo al 7% degli oltre 6 milioni di imprese italiane e che certifica quelle  aziende virtuose che mantengono una costante affidabilità economico-commerciale e puntualità nei pagamenti ai fornitori.
Dal 2015, infine, AEC aderisce al Codice Italiano Pagamenti Responsabili adottato da Confindustria, strumento di gestione etica dei pagamenti ispirato al Prompt Payment Code britannico.
AEC prosegue così nel “circolo virtuoso” teso ad elevare le best practices al rango di good practices. Cioè a completare le prassi tese al miglioramento e all’efficientamento della propria attività in un’ottica di trasparenza, solvibilità ed eticità. La certificazione del rating da parte dell’Agcm è la dimostrazione di quanto, oggi, oltre al raggiungimento degli obiettivi economici, in AEC conti il valore reputazionale.
«La conferma del rating è il segno che stiamo proseguendo nella giusta direzione», ha commentato Massimo Astolfi, Direttore Generale di AEC. «Assieme all’adesione al Codice dei Pagamenti Responsabili, tale conferma va nella direzione di chi crede nel valore della brand reputation, con la consapevolezza che questa costituisce un asset strategico per l’azienda e per i propri stakeholder. I numeri sono importanti, ed i risultati raggiunti da AEC in questi anni lo dimostrano, tuttavia, la forza di un gruppo non sta solo nei numeri, ma anche, nella credibilità e nella trasparenza che riesce a proiettare all’esterno».

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