Ivass, conclusa l’indagine sui siti di comparazione in Italia. Tante le situazioni di criticità. Dragoni (SNA): vittoria su tutto il fronte !
MILANO – Era nell’aria da qualche tempo e finalmente oggi è arrivato il verdetto. L’Ivass ha pubblicato nel proprio sito istituzionale i risultati della “Indagine sui siti comparativi nel mercato assicurativo italiano”, finalizzata a verificare il livello di correttezza e trasparenza delle informazioni e delle quotazioni fornite dai siti di comparazione. I controlli si erano resi necessari dopo il diffondersi su larga scala di portali internet di comparazione, soprattutto legati alle polizze RcAuto (circa 12,9 milioni di preventivi effettuati nel 2013 attraverso 6 siti operanti in Italia, ndr).
Dalle verifiche dell’Ivass sono emersi diversi profili di criticità per i consumatori:
• I siti comparerebbero solo (o prevalentemente) i prodotti di poche Imprese con cui hanno concluso accordi e da cui percepiscono provvigioni in relazione a ciascun contratto stipulato attraverso di essi;
• Il numero delle Compagnie pubblicizzate è risultato in molti casi superiore a quello delle Imprese effettivamente confrontate;
• La comparazione è risultata basata esclusivamente sul prezzo e non terrebbe conto delle diverse caratteristiche dei prodotti in termini di massimali, franchigie, rivalse ed esclusioni (ciò comporterebbe il confronto di prodotti disomogenei e non sempre adeguati alle esigenze assicurative dei consumatori, rischio amplificato dalla diffusa pratica dell’abbinamento automatico di coperture accessorie non richieste dall’utente);
• I siti farebbero largo uso di messaggi pubblicitari formulati in modo da ingenerare nei consumatori il convincimento di poter ottenere notevoli risparmi (“fino a 500 euro”) e di acquistare il “miglior prodotto” o di rivolgersi alla “migliore Impresa”; molti siti non indicherebbero, tuttavia, i criteri di valutazione dei prodotti e delle Imprese né le basi di calcolo del risparmio promesso.
Per rimuovere tali criticità l’Ivass è intervenuto sugli intermediari assicurativi che gestiscono i siti comparativi oggetto della indagine, chiedendo loro di adottare specifiche misure correttive entro e non oltre la data del 31 gennaio 2015.
Grande soddisfazione in ordine alle risultanze emerse dall’indagine dell’Ivass è stata espressa dallo SNA. “E’ stata questa una nostra battaglia storica – ha affermato Elena Dragoni, Vicepresidente Vicario del Sindacato Nazionale Agenti -, conclusasi finalmente con una vittoria su tutto il fronte! Fin dal febbraio 2013 denunciammo la situazione all’Ivass attraverso un’audizione alla quale, oltre alla mia persona, partecipò il collega Michele Languino. L’incontro servì anche per presentare una relazione dettagliata sul fenomeno comparatori in Italia. Oggi viene riconosciuta la correttezza di questo nostro lavoro”.
Autore: Luigi Giorgetti
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