Assicurazioni e Banche: ecco cosa succede in Piazza Affari! - Il Broker.it

Assicurazioni e Banche: ecco cosa succede in Piazza Affari!

Fonte trend-online
A Piazza Affari i protagonisti negli ultimi tempi sono state banche e assicurazioni, settori in grande effervescenza che viaggiano sulla nuova strada apertasi davanti a loro, quella della bancassurance.
Poste
Fusione tra istituto di credito e assicurazione, la bancassurance è la nuova frontiera dei colossi che adesso combattono tra loro per invadere, reciprocamente, le identità altrui. Con un terzo protagonista, una sorta di New Entry, ovvero Poste Italiane che ha registrato una crescita del ramo previdenziale il quale ora ricopre praticamente al metà del fatturato. Il tutto prima della privatizzazione in arrivo e del collocamento sul mercato. Le cifre, per Poste italiane parlano di 13,2 miliardi di raccolta ovvero +25%.
Allianz
Salendo nella classifica, subito dopo, si incontra Allianz assicurazioni che negli ultimi 12 mesi oltre a cambiare il vertice, ha attuato una strategia di acquisizioni (Milano Assicurazioni) e modernizzato la sua rete in una serie di operazioni che ne hanno permesso un generale upgrade. Alla fine della fiera: raccolta pari a 12,4miliardi di euro.
Unipolsai
Nel dedalo di acquisizioni, collaborazioni e alleanze del settore, un groviglio spesso penalizzante, non si può non nominare Unipolsai, reduce dalle travagliate vicissitudini che ne hanno visto la nascita sulle ceneri dell’impero Ligresti, cenerei che tra le altre cose devono ancora rispondere delle numerose mancanze passate, ma che alla fine, al mercato, piacciono grazie soprattutto all’opera di ristrutturazione del gruppo, basata per lo più su dismissioni, maxi fusioni e accordi (anche con l’Antitrust). Ottimismo, insomma, che ne ha permesso una raccolta finale di 15,5 miliardi che diventano quasi 17 (16,8 per la precisione) se si valuta tutto il gruppo e i vari nominativi della galassia parzialmente ex Ligresti.
Generali
Discorso a parte per il primo e secondo posto della classifica. Difficile stabilirlo dal momento che a contenderselo sono due mostri di due settori differenti: Generali e Intesa Sanpaolo. La seconda, appunto, rappresentante di quella bancassurance citata all’inizio.
Anche in questo caso le cifre parlano ma non molto chiaro perchè sull’onda delle riorganizzazione dei rispettivi piani di lavoro le intenzioni rischiano di confondersi con i dati di fatto. MA procediamo con ordine.
Generali deve riorganizzare il ramo assicurativo con una strategia che ha visto il aglio del portafoglio marchi di due terzi, una razionalizzazione delle offerte e anche dei punti vendita, sotto la guida del nuovo Amministratore Delegato Philippe Donnet.
Intesa Sanpaolo
Da parte sua, invece Intesa Sanpaolo deve pagare il pegno della sua duplice identità di banca, con tutte le zavorre del settore) e di futuro polo assicurativo in via di completamente (con tutti i costi del caso). Ma quelle che potrebbero essere debolezze, in realtà, sono proprio i suoi punti di forza. Il potenziamento del ramo ha portato negli scorsi 12 mesi a una raccolta record di 20 miliardi, dato che permette alla banca di strappare il podio alle assicurazioni triestine anch’esse impegnate in una metamorfosi, ma “ferme” a 19,5 miliardi.

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