Ivass: Il differenziale di costo tra le polizze unit-linked e i fondi comuni
Questioni di economia e finanza della Banca d’Italia
“The cost differential between unit-linked policies and mutual funds“ un lavoro di ricerca realizzato da IVASS e Banca d’Italia. Lo studio fa parte della collana “Questioni di Economia e Finanza”.
Lo studio stima attraverso una simulazione il differenziale di costo tra un investimento in polizze assicurative unit-linked e uno negli stessi fondi comuni sottostanti le polizze, utilizzando le informazioni contenute nei prospetti informativi dei singoli prodotti. L’analisi si concentra sulle polizze unit-linked che hanno come sottostante fondi distribuiti anche sul mercato retail. Il costo dell’investimento è misurato dalla differenza tra il rendimento lordo dello strumento finanziario e quello retrocesso all’investitore retail dopo aver sottratto le principali componenti di costo. La simulazione ipotizza diversi valori per la durata dell’investimento, l’età dell’investitore e i parametri della distribuzione dei rendimenti attesi.
Di seguito i principali risultati emersi:
- Il costo delle polizze unit-linked è significativamente superiore a quello dei fondi comuni acquistati sul mercato retail: il differenziale medio varia da un valore minimo di 0,5 punti percentuali a un valore massimo di 2,5;
- La maggiore onerosità delle polizze unit-linked è dovuta principalmente ai costi ricorrenti (in particolare quelli di gestione), più elevati nei prodotti assicurativi rispetto ai fondi comuni. Le altre componenti di costo ingresso, uscita e altre tipologie residuali, incidono in misura marginale.
- Il differenziale di costo per la singola polizza varia notevolmente anche tra le tipologie di fondi sottostanti, in base alle politiche commissionali adottate dalle società di gestione dei fondi nei confronti delle compagnie assicurative e degli investitori retail.
- La maggiore onerosità delle polizze potrebbe in parte riflettere servizi specifici eventualmente offerti dalle compagnie agli investitori retail (per esempio, servizi di consulenza finanziaria) e altri benefici che caratterizzano i prodotti assicurativi (quali l’esenzione dall’imposta di successione e la non pignorabilità e non sequestrabilità del capitale assicurato).
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