Sei anni di carcere per Ligresti: falso in bilancio e manipolazione del mercato - Il Broker.it

Sei anni di carcere per Ligresti: falso in bilancio e manipolazione del mercato

Si chiude l’ultimo dei tre processi di primo grado per il caso Fonsai, 5 anni e 8 mesi di carcere alla figlia Jonella.
Falso in bilancio e manipolazione del mercato nel caso Fonsai. Il tribunale di Torino condanna Salvatore Ligresti a 6 anni di carcere e a una multa da 1 milione e 200 mila euro, la figlia Jonella a 5 anni e 8 di carcere e una multa da un milione. L’ex amministratore delegato, Fausto Marchionni, a 5 anni e tre mesi, 700 mila euro di multa. L’ex revisore della società assicuratrice Riccardo Ottaviani a 2 anni e 6 mesi. Assolve invece Antonio Talarico, l’ex vicepresidente della compagnia assicurativa, e Virgilio Ambrogio, revisore dei conti, perché il fatto non costituisce reato. A tutti gli imputati condannati sono state riconosciute le attenuanti generiche.
 
Condanne non distanti da quelle chieste al termine del dibattimento dal pubblico ministero, Marco Gianoglio, che aveva ipotizzato per i Ligresti 7 anni e 3 mesi, e 2 milioni di euro ciascuno di multa, 6 anni e 8 mesi per Fausto Marchionni, e una multa da un milione e 600 mila euro. La procura, rappresentata in aula anche dal procuratore vicario, Paolo Borgna, ha assistito alla lettura della sentenza e al lungo elenco di parti civili, oltre duemila con Consob e Mediobanca, che gli imputati in solido con Unipolsai e Reconta Ernst&Young dovranno risarcire. I giudici che hanno riconosciuto il danno ma sulla somma da riconoscere a ciascuno rimanda a un nuovo processo in sede civile. Né Salvatore (che ha 84 anni) né Jonella Ligresti che invece aveva assistito a quasi tutte le udienze erano presenti in aula.
Si chiude così, con l’impostazione dell’accusa che tiene davanti a giudici, l’ultimo dei tre processi di primo grado dell’inchiesta sul falso in bilancio di Fonsai scoppiata con gli arresti di tutta la famiglia Ligresti a luglio 2013 e condotta dalla Guardia di finanza, nucleo di polizia tribunatria di Toino.
Accusati di aver falsificato il bilancio 2010 della compagnia assicurativa provocando un danno per gli azionisti da 250 milioni di euro. Suddiviso tra i tribunali di Torino e di Milano, prima della sentenza di oggi del corte presieduta dal giudice Giorgio Gianetti, ci sono già stati: il patteggiamento di Giulia Ligresti a due anni e 8 mesi, e l’assoluzione di tutti gli altri imputati tra cui anche il terzo figlio Ligresti, Gioacchino Paolo proprio a Milano, dove però la procura generale ha impugnato la sentenza di primo grado insieme alle parti civili rappresentata da oltre duemila azionisti di Fonsai.
Oggi Salvatore e Jonella Ligresti, e Fausto Marchionni sono stati condannati anche all’interdizione dai pubblici uffici, all’interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, e all’incapacità di contrattare con le pubbliche amministrazioni per due anni e all’interdizione legale per il periodo della durata della pena. Il tribunale ha disposto anche che restino sotto sequestro i dieci milioni circa già sequestrati nel corso delle indagini agli imputati. “Ricorreremo in appello, abbiamo ancora due gradi di giudizio”: ha commentato l’avvocato Gianluigi Tizzoni, legale di Salvatore Ligresti, al termine della lettura della sentenza. “Siamo perplessi perché dopo un dibattimento lungo, attento e meticoloso, mi era parso evidente un contrasto tra le consulenze del pm e della difesa”, ha aggiunto Tizzoni. “A mio avviso una perizia sarebbe stata necessaria, perché si tratta di argomenti molto tecnici”.
FONTE: la Repubblica

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