Nel 2015 una ricerca condotta negli Stati Uniti da “The Hartford” rivelava come appena il 4% delle persone di età compresa tra i 18 ed i 34 anni fosse attratto dal segmento assicurativo, descrivendo il comparto estremamente vecchio e noioso.
Sono bastati pochi anni per rovesciare l’opinione di quella che viene comunemente chiamata “Generazione Y”.
Un nuovo sondaggio, reso noto in questi giorni da Vertafore, rileva che l’81% degli intervistati prevede di rimanere nel ramo assicurativo più a lungo possibile, mentre ben il 70% raccomanderebbe ai propri figli una carriera nel settore.
Guy Weismantel, vice presidente Vertafore, ritiene che tali risultati siano la conseguenza di un cambio radicale dell’idea di “luogo di lavoro”, un tempo immaginato dietro ad una scrivania, oggi più libero e dinamico. “I giovani – sostiene Wiesmantel – sono alla ricerca di stimoli e di competizione; nell’immaginario collettivo americano, le assicurazioni offrono stabilità finanziaria, prospettive di carriera, un equilibrio vita-lavoro. La possibilità di lavorare a stretto contatto con la tecnologia – prosegue Weismantel – rappresenta poi un plus assolutamente non sottovalutato dai giovani.”
Vale la pena ricordare che negli Stati Uniti, il 50% degli assicuratori usa regolarmente i social media per svolgere il proprio business.
Ma c’è di più. L’85% degli intervistati per il sondaggio (oltre 4.000 professionisti) ritiene che il settore delle assicurazioni continuerà a evolversi, fino ad attrarre grandi talenti (ora relegati ad altri comparti). “Siamo nel bel mezzo di una rivoluzione”, ha spiegato Weismantel.

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