ON LINE IL BOLLETTINO STATISTICO SUL CONTENZIOSO ASSICURATIVO NEL COMPARTO R.C. AUTO E NATANTI (2010-2017)
L’IVASS pubblica nuovi dati sul contenzioso assicurativo nel comparto r.c. auto e natanti; le informazioni, a partire dal 2017, sono state integrate con l’esito delle cause di 1° grado su base territoriale.
Il contenzioso assicurativo è un’importante area di rischio per le imprese. L’IVASS svolge una sistematica attività di monitoraggio con l’obiettivo di sensibilizzare il mercato verso questo fenomeno che può essere causa di disagio per i consumatori/danneggiati.
A fine 2017, le cause pendenti, civili e penali in ogni grado di giurisdizione, sono pari a 245.476, in calo dello 0,75% rispetto al 2016 (-19% sul 2010). Tuttavia, l’incidenza delle cause sul totale dei sinistri per i quali è costituita una riserva è in progressivo aumento (circa una causa ogni 5 sinistri), indicando una significativa conflittualità nel settore della r.c. auto.
Il saldo tra cause civili promosse e chiuse nel 2017 è negativo (-2.708 cause contro -13.040 nel 2016, confermando così un trend di dismissione del contenzioso in essere che è iniziato nel 2010 anche se in rallentamento. Tuttavia, i tempi di costituzione e chiusura delle cause civili continuano ad essere particolarmente lunghi e a condizionare il contenzioso assicurativo.
Il contenzioso civile di I grado (oltre 230 mila cause in ambito nazionale) è per il 37% in Campania e per il 14,1% nel Lazio; la velocità di eliminazione del contenzioso – che fornisce una misura di quale frazione dei sinistri in causa sia stata pagata nell’anno – raggiunge a livello nazionale il 36% (se si considerano gli importi, il 17%).
Il 20% delle cause di I grado si chiudono con esito favorevole alle imprese e un costo medio di 7.872 euro. Oltre la metà di queste cause riguardano danni a persona.
Le cause chiuse ricorrendo a una transazione – che è lo strumento più utilizzato dalle parti per risolvere il contenzioso – sono il 44% del totale delle cause civile di I grado ( il 53% del valore totale). L’importo medio della transazione è di 10.047 euro.
Il numero delle cause penali è contenuto (2.405 a fine 2017, l’1% del totale); si tratta di cause quasi esclusivamente per danni a persona, un terzo delle quali risalenti a oltre 5 anni fa.
Per approfondimenti consulta il Bollettino statistico.
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