Non è probabilmente necessario scomodare il cavaliere de la Palice , meglio noto nella vulgata come Lapalisse, per concordare sull’evidenza che in assenza di un’analisi di rischio mirata ed esaustiva non si potrà mai parlare realisticamente di polizza adeguata. Se, per dirla in parole semplici, la polizza ha il ruolo di risposta ad una domanda (esigenza avvertita, ma spesso in maniera molto confusa) di sicurezza, allora è chiaro che solo se si definisce esattamente la domanda si potrà parlare di risposta adeguata ovvero della specifica risposta ad una specifica esigenza; esplicitata attraverso la presentazione d’una raccomandazione personalizzata.
Questo con buona pace della procedura POG che vorrebbe trasferire a monte la ricerca delle esigenze (e quindi del soddisfacimento delle stesse ovvero l’adeguatezza) e che conduce alla contraddizione del richiedere al manufacturer la massima granularità nell’analisi preliminare (vedi norme EIOPA). Ma la granularità la realizza solo il distributore (rectius l’intermediario consulente) che analizza il rischio del singolo cliente.
Comunque il problema dell’adeguatezza sembra di facile soluzione per il distributore; le imprese d’assicurazione corredano le procedure POG di rigidi schemi d’analisi ovviamente calibrati sullo specifico prodotto. Quindi si capovolge la procedura: il manufacturer stabilisce a priori per chi è adatto il prodotto – cosa in sé concettualmente corretta in quanto se costruisco un prodotto devo avere un’idea dei rischi che andrò a garantire in termini di numero e dimensione del sinistro medio atteso e quindi del potenziale bacino d’utenza; ma solo sui grandi numeri e non sul singolo caso, con buona pace della granularità – ed il distributore deve verificare non le esigenze dell’assicurando in senso generale, ma solo se questo rientra in determinati parametri; ovvero l’adeguatezza è insita nel prodotto qualora il destinatario presenti certe caratteristiche. Altra ovvietà lapalissiana.
Ma se vi rientrasse solo in parte cosa succederebbe? Succederebbe quello che qualche compagnia scrive in caratteri microscopici al termine dei suoi questionari, vale a dire che l’intermediario dovrà provvedere a realizzare una polizza su misura (taylor made). E siamo daccapo.
Per scaricare il paper cliccare qui –> Adeguatezza ed analisi di rischio febbraio 2020
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