Secondo la ricerca condotta da ConTe.it il traffico è la bugia usata da 1 italiano su 2 per giustificare un ritardo. In amore è sufficiente un sedile spostato per far venire dubbi al partner.
In attesa dell’uscita del film “Pinocchio”, la favola italiana che incarna il bugiardo per eccellenza, i guidatori del bel Paese evitano di farsi crescere il naso: stanno infatti molto attenti a non far trovare nulla di equivoco in auto per non dover mentire al partner e, se ricevono una multa, preferiscono pagarla piuttosto che dire bugie alle forze dell’ordine. L’unico momento in cui si sentono giustificati nell’inventare scuse è quando si ritrovano a doversi giustificare per il ritardo a un appuntamento.
È questa la fotografia che emerge dall’Osservatorio di ConTe.it, l’analisi condotta da Nextplora e ConTe.it, brand assicurativo italiano del Gruppo Admiral specializzato nella vendita online di polizze auto e moto, sul rapporto tra gli italiani alla guida e le bugie. Sempre che siano stati sinceri nel rispondere all’indagine!
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I guidatori non si fanno scrupoli a mentire in caso di ritardo
Sebbene gli italiani si dichiarino in linea di massima sinceri, sembra che abbiano il naso lungo quando si tratta di giustificare un ritardo. Infatti, ricorrono a bugie creative come problemi alla macchina, posti di blocco delle forze dell’ordine o un’emergenza a casa. Ma il grande classico resta sempre e comunque il traffico (49%), che come scusa la fa da padrone ed è ampiamente utilizzata dal gentil sesso (53%) che lo usa sistematicamente come giustificazione per la mancanza di puntualità.
Ma il traffico è la bugia più utilizzata anche dai giovani fino ai 34 anni (55%). A livello provinciale coloro che mentono di più sono i cittadini di Milano e Roma (52%), seguono i residenti a Palermo (47%), Bologna (46%) e Torino (43%).
Le altre giustificazioni utilizzate sono: un’emergenza a lavoro o a casa (15%), problemi alla macchina o posti di blocco delle forze dell’ordine (10%), dimenticanza delle chiavi o del portafoglio a casa (8%), il navigatore impazzito che gli ha fatto sbagliare strada (curiosamente, solo il 4%) e infine il serbatoio a secco (2%).
Solo il 28% dice di non arrivare mai in ritardo ad un appuntamento: a livello provinciale, la città più puntuale in assoluto è Torino (37%), seguita da Palermo (32%), Milano (31%), Bologna (27%) e Roma (23%) come fanalino di coda.
Ma sono sinceri di fronte alle forze dell’ordine
Diverso invece risulta essere il comportamento degli italiani davanti al fischietto del vigile. Alla domanda “Quale scusa ti è capitata di utilizzare per evitare una multa?” si dichiarano tutti sinceri e pronti ad ammettere il proprio sbaglio senza alcuna attenuante. Il 42% degli automobilisti italiani infatti afferma di pagare la multa senza battere ciglio. Questo comportamento saggio e maturo è diffuso soprattutto tra chi ha più di 45 anni e risiede nel Nord Est. Il 14% del campione nazionale, invece, ammette di scatenare la propria creatività e inventare bugie a seconda del vigile che si trova davanti.
In molti, poi, si dichiarano particolarmente virtuosi, affermando di non aver mai rischiato di prendere una multa (30% del campione nazionale): la maggior parte sono donne e risiedono a Palermo (42%), con un netto distacco rispetto alle altre città (31% Torino, 27% Bologna, 25% Milano e 24% Roma).
Nel rapporto con il partner prevale la sincerità anche se è sufficiente un sedile spostato per far scattare la gelosia.
Sebbene oltre il 50% degli intervistati sostenga che nella propria auto non è mai stato ritrovato nulla di equivoco, 1 italiano su 5 ammette di essersi dovuto giustificare con il proprio partner per delle “tracce di tradimento” lasciate in auto.
Le più compromettenti paiono essere in ordine di importanza: un sedile spostato, uno scontrino equivoco, un pacchetto di sigarette, un accessorio, un indumento o addirittura per un capello diverso da quello del partner.
Le donne risultano le più malfidate e le vittime della gelosia del partner si concentrano per lo più nella fascia di età tra i 45-55 anni. I torinesi si fidano del proprio partner (39%) seguiti dai romani (35%) e dai milanesi (32%), mentre è a Palermo e a Bologna che si trovano i più sospettosi (30%).
Note metodologiche: Indagine quantitativa condotta da Nextplora a ottobre 2019 con metodologia CAWI su un campione di 1000 individui rappresentativi per genere, età e area geografica della popolazione italiana di 18+ anni e di individui di 18+ anni residenti nelle Province di Bologna, Milano, Palermo, Roma, Torino.
ConTe.it è il marchio italiano del Gruppo Admiral, assicurazione online leader nel ramo auto presente anche in Gran Bretagna, Spagna, Francia e Stati Uniti con oltre 6 milioni di clienti in tutto il mondo e uno staff globale che supera le 10 mila persone.
Nel 2018 ConTe.it ha raggiunto il traguardo dei suoi primi 10 anni in Italia. In questa prima decade la società si è contraddistinta per un’offerta di prodotti assicurativi auto e moto a un prezzo competitivo e per un servizio d’assistenza di qualità che ascolta e risponde in modo chiaro e concreto alle esigenze del cliente. Una strategia che ha portato ConTe.it a superare la soglia dei 600 mila clienti.
La società nel 2019 ha ottenuto per il terzo anno consecutivo il 3° posto nella speciale classifica dei Great Place to Work Italia nella categoria Large Companies, riservata alle aziende con oltre 500 dipendenti.
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