Norton Rose Fulbright sta lavorando al fianco di Swiss Re in relazione a tutti i profili legali di copertura assicurativa impegnata nel crollo del Ponte Morandi a Genova, incarico estremamente delicato di cui legalcommunity.it ha avuto l’opportunità di parlarne con Cecilia Buresti, socia dello studio attiva sul fronte assicurativo e contenzioso.
In cosa consiste l’incarico?
Stiamo assistendo Swiss Re, che è l’assicuratore che ha sottoscritto le polizze sia all risk sia RCT di Autostrade, sulle quali è stato denunciato come sinistro il crollo del Ponte Morandi. Per essere più chiari, le polizze all risk sono destinate alla copertura dei danni alle infrastrutture, mentre la polizza RCT (Responsabilità civile verso terzi) è destinata alla copertura dei danni provocati a terzi da Autostrade nell’esercizio delle sue attività di concessionaria della rete autostradale a terzi.
Quali sono le sue peculiarità?
Si tratta senza dubbio del maggior sinistro avvenuto in Italia da molto tempo. La vicenda ha avuto e sta avendo ancora uno straordinario impatto politico e mediatico e ciò richiede una particolare sensibilità, che va oltre la gestione ordinaria legata alle questioni puramente legali, che sono peraltro di per sé già assai complesse. Siamo chiamati a dare risposte in tempo reale, e questo implica un affiancamento costante al cliente rispetto ai rapporti con una pluralità di soggetti coinvolti a diverso titolo e a vari livelli.
Si tratta di caratteristiche che accomunano tutti i contenziosi di alto profilo scaturiti da eventi tragici?
Abbiamo una notevole esperienza in sinistri catastrofali – ad esempio, l’incendio degli impianti SABMiller di Bari e l’incendio nella raffineria ISAB Impianti Nord, di proprietà di ERG Raffinerie Mediterranee S.p.A.. Nel caso del Ponte Morandi possiamo confermare che la magnitudine di questo sinistro ha solo reso di maggior spessore problematiche che già abbiamo affrontato in precedenza in altri contenziosi.
Parlando sempre in generale, come si approcciano queste situazioni?
Ovviamente la vicenda implica dei profili di confidenzialità. In termini di massima è fondamentale mettere a disposizione del cliente un team di professionisti con alta specializzazione nei diversi settori di diritto coinvolti (amministrativo assicurativo), che siano in grado di lavorare proficuamente e in sinergia anche con figure professionali appartenenti a settori diversi da quello legale, quali ad esempio gli ingegneri strutturisti, coinvolti come consulenti tecnici di parte.
Che ruolo è chiamato a svolgere l’avvocato, a parte quello puramente tecnico giuridico? Perché ancor più che al solito in questo ambito è richiesta una competenza specialistica?
È necessario fornire al cliente una guida precisa e un supporto consulenziale di carattere strategico sia rispetto alle decisioni che deve quotidianamente affrontare nella gestione del sinistro sia per permettergli di interfacciarsi proficuamente con gli altri soggetti, anche istituzionali, a vario titolo coinvolti. Inoltre è fondamentale porre la consulenza in un’ottica complessa e di prospettiva anche in relazione alle questioni di impatto reputazionale e di business.”
FONTE: Legal Community – articolo integrale
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