L’Avv. Giancarlo Soave risponde: “Responsabile Medica” - Il Broker.it

L’Avv. Giancarlo Soave risponde: “Responsabile Medica”

Con sentenza n. 39015/2022, la Cassazione ha stabilito che è responsabile del reato di omicidio colposo il medico che, per imperizia, sbaglia nell’introdurre in un paziente il sondino nasogastrico e con negligenza grave non esegue i controlli previsti dalle linee guida e dalle buone prassi per verificane il posizionamento corretto.

Gli Ermellini confermano, dunque, il ragionamento del giudice di merito, affermando che l’imperizia e la negligenza che hanno portato alla condanna del medico non sono di grado lieve.

Per giurisprudenza consolidata “nel giudizio sulla gravità della colpa, intesa quale “deviazione ragguardevole rispetto all’agire appropriato, rispetto al parametro dato dal complesso delle raccomandazioni contenute nelle linee guida di riferimento deve tenersi conto delle specifiche condizioni del soggetto agente, del suo grado di specializzazione, della situazione specifica in cui si è trovato ad operare e della natura della regola cautelare violata“.

Secondo la Suprema Corte “i giudici di merito hanno valutato la posizione dell’imputata e i profili di c.d. personalizzazione del rimprovero: in ragione dell’esercizio della professione all’interno di struttura per neurolesi (la dottoressa) non poteva ignorare le linee guida che nel caso concreto dovevano essere scrupolosamente osservate proprio per le condizioni specifiche del paziente.”

Viene, altresì, affermata l’irrilevanza delle prassi interne del Centro Neurolesi in cui operava il medico in quanto le stesse sono risultate difformi rispetto alle Linee Guida accreditate e prive di un fondamento scientifico.

Vista, quindi, la gravità dell’occorso e il grado di colpa del sanitario, quest’ultimo è stato condannato alla pena della reclusione di otto anni, con il beneficio della sospensione condizionale.

 

Avv. Gian Carlo Soave.

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