La sperimentazione di progetti innovativi in ambito assicurativo – La «Sandbox Regolamentare» - Il Broker.it

La sperimentazione di progetti innovativi in ambito assicurativo – La «Sandbox Regolamentare»

di Guido Cappa

 

Con Comunicato stampa congiunto del 17 luglio 2021, Banca d’Italia, Consob, IVASS e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) hanno notificato l’entrata in vigore del decreto volto a disciplinare l’operatività e le attribuzioni del Comitato Fintech, stabilendo condizioni e modalità di svolgimento della sperimentazione in Italia di attività di tecno-finanza nota come il nome di “Sandbox regolamentare”.

La Sandbox è un progetto innovativo che mette a disposizione un ambiente controllato in cui operatori tradizionali e anche operatori di Fintech e Insurtech possono sperimentare prodotti e servizi innovativi, beneficiando di un regime transitorio da un punto di vista normativo, sotto il controllo e il dialogo costante con le autorità di vigilanza. Le condizioni e le modalità di svolgimento della Sandbox e della sperimentazione, sia in ambito bancario che finanziario, sono regolate dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 30 aprile 2021, n. 100 e per quanto riguarda il settore assicurativo dal Regolamento IVASS n. 49 del 3 novembre 2021. Gli operatori del settore assicurativo che vogliono presentare domanda per aderire alla Sandbox devono compilare in ogni sua parte l’apposita documentazione presente sul sito dell’IVASS ed inviarla via PEC alla casella ivass@pec.ivass.it all’interno della finestra temporale stabilita.

Obiettivi del progetto

 

Il progetto rappresenta un osservatorio delle Authorities e del Ministero sul Fintech e serve di supporto alla politica e al Parlamento per definire obiettivi, programmi e azioni per sviluppare l’Insurtech e il Fintech. In particolare, l’idea è quella di fare interventi di semplificazione amministrativa, formulare linee guida per garantire il contatto fra gli operatori del settore con le istituzioni e le autorità e per individuare i rischi. Tutte queste attività sono in parte in capo al comitato Fintech e ovviamente, nell’attività quotidiana, in capo alle Autorità, quindi Banca d’Italia, IVASS, Consob, che giorno per giorno affrontano questi problemi sia all’interno della Sandbox sia all’interno di altre iniziative.

L’obiettivo reale è quello di  favorire il dialogo fra Autorità e Startup e/o Imprese innovative considerato che  si è riscontrata una certa difficoltà nell’avere una sorta di linguaggio comune; la startup o l’impresa innovativa pensa al suo progetto, la sua attività tecnologica, la sua fetta di mercato, senza in molti casi avere  una visione completa dal punto di vista normativo, regolamentare e di compliance; l’Autorità, invece pensa invece esclusivamente alla compliance o alla vigilanza, quindi ha difficoltà a entrare in merito al contenuto tecnico del progetto e a capire quali sono le reali potenzialità, creando chiaramente delle difficoltà.

La Sandbox va quindi anche vista come iniziativa di dialogo, fondamentale per trovare un linguaggio comune. Inoltre, la Sandbox è un modo di accedere, tramite l’Autorità più direttamente interessata, anche ad altre entità pubbliche, altre agenzie e istituzioni pubbliche. Quindi, ad esempio, l’operatore assicurativo la Sandbox la svolge sotto il controllo di IVASS, però tramite la Sandbox può anche entrare in più diretto contatto con l’Autorità per la concorrenza, l’Autorità per la privacy, l’Agenzia delle Entrate, in sostanza chiunque faccia parte del comitato del MEF. È dunque anche un modo per garantire un colloquio più ampio rispetto a quello che normalmente avviene con l’Autorità immediata di controllo.

Infine, si vuole anche favorire la ricerca di una maggiore tutela del consumatore e sicurezza verso i clienti, sicurezza del mercato in generale, perché si tratta di tecnologie nuove che possono avere impatti non previsti sul consumatore e che quindi richiedono una sperimentazione in ambito protetto. Terminato il periodo di sperimentazione controllato, questa potrà diventare più ampia e coinvolgere direttamente i consumatori.

 

 

Criteri di valutazione dei progetti in ambito assicurativo

 

I criteri che sono stati seguiti per la valutazione dei progetti che IVASS ha concordato con Banca d’Italia e Consob sono di diversa natura e sono esplicitati nell’art.6 del Regolamento 100/2021:

  • Significativa innovatività: i progetti devono presentare una innovatività significativa per differenti aspetti: perché fanno leva su tecnologie nuove, perché non esiste una soluzione analoga sul mercato, perché la soluzione proposta esiste ma si differenzia in maniera consistente, perché il modello di business può risultare innovativo. Per quanto riguarda gli aspetti tecnologici, sono considerati rilevanti ai fini dell’ammissione alla sandbox tecnologie e soluzioni come sistemi di Autenticazione, Intelligenza Artificiale (IA), Machine Learning (ML), Application Programming Interfaces (API), Analisi dei dati, ID digitale, Cloud computing, Blockchain, Smart contracts, Internet of Things (IoT), Robotic Process Automation (RPA), Natural Language Processing (NLP) e meccanismi di Crittografia avanzati.
  • Valore aggiunto: i progetti devono apportare un valore aggiunto agli utenti finali o all’efficienza del sistema, oppure migliorare la gestione dei rischi o la compliance ed il soddisfacimento dei requisiti regolamentari.
  • Maturità: il progetto deve possedere i requisiti ed essere idoneo per essere pronto ad andare sul mercato. Può essere concluso nel corso della Sandbox, ma deve essere già ad un buon livello di avanzamento
  • Sostenibilità economica: il progetto deve essere sostenibile, ovvero chi lo presenta deve avere le risorse economiche, finanziarie, organizzative e tecniche per poter concludere il progetto in tempo per la sperimentazione.

Uno dei punti fondamentali di valutazione è rappresentato dalla necessità di sperimentazione, vale a dire che l’attività richiede la deroga a uno o più orientamenti di vigilanza o atti di carattere generale adottati dalle autorità di vigilanza o una sperimentazione e un esame congiunto con una o più autorità di vigilanza. Non è obbligatorio ricorrere a deroghe normative per sperimentare il proprio progetto, tuttavia nel caso in cui la deroga venga richiesta, è evidente che può essere una deroga che insiste sulla regolamentazione emanata dall’Autorità. Quindi non può essere una regolamentazione primaria né europea, ma deve trattarsi di una deroga che può andare a sospendere oppure a interpretare dei regolamenti che sono stati emanati dall’IVASS. La sperimentazione serve anche a valutare la rilevanza di quella norma, poiché se quella norma si rivela ancora molto utile, necessaria per proteggere il consumatore, per proteggere la stabilità del mercato, la norma rimane e il progetto deve in qualche modo adattarsi. Se invece dalla sperimentazione emerge la necessità di modificare o di interpretare la norma in maniera più estensiva, questo fa parte delle capacità del Regolatore che può porle in essere.

Essendo la Sandbox un ambiente limitato e controllato, è anche vincolato, per cui nella valutazione dei progetti l’IVASS può inserire nel provvedimento di approvazione dei vincoli che possono essere, ad esempio, il livello massimo di premio che può essere collocato nei prodotti che sono soggetti a sperimentazione oppure la tipologia di clienti che può essere definita da un numero limitato. Questo perché è fondamentale che la sperimentazione si effettui in maniera completa e che si possano valutare tutti gli aspetti. I prodotti non ancora accettati o innovativi o particolarmente rischiosi vengono limitati a un numero ristretto di consumatori perché alcuni dei prodotti ammessi alla Sandbox non hanno un riflesso diretto sul consumatore, ma vanno a incidere sui processi e sulle attività di dialogo fra l’impresa e gli intermediari all’interno del mercato assicurativo.

I risultati della prima finestra temporale di ammissione alla Sandbox

 

La prima finestra temporale che Ivass ha emanato per la presentazione di richieste di ammissione alla sandbox regolamentare si è svolta dal 15 novembre 2021 al 15 gennaio 2022 ed ha portato all’approvazione in data 30 maggio 2022 di 3 progetti innovativi che saranno oggetto di una sperimentazione di durata variabile tra 12 e 18 mesi:

  • L’utilizzo di un Registro Elettronico, basato su tecnologia blockchain, che certifica la proprietà di biciclette, e-bike e monopattini elettrici gestendo i passaggi di proprietà in modo smart; progetto presentato da Sara Assicurazioni S.p.A.
  • La realizzazione di un “Cassetto Assicurativo” per il cliente finale sulla piattaforma dell’intermediario al fine di rendere identificabili in modo univoco i documenti e di semplificarne condivisione e archiviazione; progetto presentato da SIA S.p.A.
  • La creazione di un sistema che consente di consegnare al cliente un QR code che certifichi l’effettiva iscrizione al RUI dell’intermediario verificando le informazioni fornite dall’intermediario con i dati presenti nel registro RUI gestito dall’IVASS; progetto presentato da X Consulting S.r.l.

Prossima finestra temporale

 

La prossima finestra temporale è ancora da definire, poiché deve tenere conto della disponibilità delle risorse da parte dell’IVASS e della Banca d’Italia necessarie per poter operare. Probabilmente la prossima finestra sarà nel corso del 2023, ma le autorità restano in ogni caso sempre aperte ad una fase di interlocuzione informale. Infatti, nel caso in cui un operatore assicurativo voglia provare ad accedere alla prossima sandbox, è consigliabile informare nel minor tempo possibile l’Autorità di Vigilanza in modo tale che si possa delineare chiaramente qual è il quadro della sperimentazione e cercare di capire quanto è forte la necessità di sperimentazione.

Questo perché alcuni progetti potrebbero essere giudicati interessanti e promettenti, ma non necessitando di una fase   di sperimentazione, non rientrano nei requisiti della Sandbox e per altro verso potrebbero   essere immessi direttamente sul mercato. In questi casi IVASS può indicare ai soggetti interessati come entrare sul mercato e fornire le indicazioni utili per un accesso diretto sul mercato senza passare da una Sandbox. La fase di interlocuzione preliminare risulta quindi fondamentale ed è indipendente dal momento in cui viene aperta la finestra di ammissione.

In conclusione si può dire che la Sandbox regolamentare italiana, nata sulla scia di esperienze internazionali, consentirà quindi alle aziende Insurtech e Fintech di portare avanti sperimentazioni importanti per lo sviluppo e la crescita delle stesse imprese, ma non solo. Le sperimentazioni saranno infatti di notevole impatto anche per le Autorità di Vigilanza che potranno utilizzarle come spunti per la modifica o la validazione delle normative in vigore.

 

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Guido Cappa è founder e managing partner di InLife Advisory, società che offre consulenza operativa e servizi integrati ad operatori istituzionali e professionali del settore assicurativo, in particolare in materia di compliance distributiva. Per rimanere aggiornato sulle novità normative e sul mondo Insurtech iscriviti alla newsletter mensile creata su misura per gli Intermediari al seguente link: https://assicompliance.it/iscrizione-newsletter/

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