Aon testimonia che l’incertezza geopolitica è tra le maggiori preoccupazioni dei dealmaker - Il Broker.it

Aon testimonia che l’incertezza geopolitica è tra le maggiori preoccupazioni dei dealmaker

AON

AON

Gli esperti del settore prevedono una ripresa sostenuta delle operazioni di M&A nel Tech in scia alla pandemia di Covid-19, anche se persistono dei fattori sfavorevoli

 

  • Tecnologia, media e telecomunicazioni sono il settore più prolifico in termini di operazioni previste per i prossimi 12 mesi
  • Quasi tutti i dealmaker si aspettano un aumento dell’attenzione sulle operazioni per le implicazioni ESG

Aon plc (NYSE: AON), azienda leader a livello mondiale nei servizi professionali, e Mergermarket, fornitore di informazioni, dati e analisi sulle fusioni e acquisizioni a livello mondiale, hanno diffuso l’ultima edizione del report M&A Risk in Review.

Dallo studio emerge come la ripresa delle operazioni di M&A dello scorso anno potrebbe essere sostenuta, seppure non ai livelli record del 2021.  I dealmaker guardano con interesse alle transazioni future, alla ricerca di opportunità in un contesto di ripresa della crescita globale e di trasformazione digitale.

Le prospettive sono particolarmente promettenti per le operazioni di M&A nel settore del Tech, Media e Telecomunicazioni (TMT), con quasi tre quarti degli intervistati (70%) che indicano il TMT come il settore più prolifico in termini di transazioni previste per i prossimi 12 mesi, di gran lunga la quota maggiore.  Questo dato è nettamente superiore a quello del settore farmaceutico, medico e biotecnologico (PMB), con il 44%.

All’estremo opposto, il 54% degli intervistati ritiene che le operazioni di fusione e acquisizione saranno meno attive nel settore dell’energia, dell’estrazione mineraria e dei servizi di pubblica utilità (UEM), a causa delle sfide legate alla riduzione della domanda di materie prime e alla volatilità del mercato delle commodity.

L’incertezza geopolitica in cima alla lista dei timori dei dealmaker

 

Dall’aumento degli investimenti in tecnologia e per la due diligence finanziaria, alla crescente importanza degli standard ambientali, sociali e di governance (ESG), emergono tendenze e priorità per gli investitori che cercano di navigare nelle incertezze relative al contesto geopolitico, ai regolamenti governativi e ai disagi causati dalla pandemia. Il report rileva che più della metà dei dealmaker (54%) teme l’impatto dell’incertezza geopolitica.

È più probabile che le operazioni di fusione e acquisizione in Europa subiscano un impatto significativo rispetto alle operazioni in altri mercati, ma il sentiment influenzerà tutto il mondo.

Si stanno affermando anche altri rischi, tra cui la dislocazione o l’interruzione del mercato (50%), il quadro macroeconomico (34%), il rischio legislativo/normativo (28%) e il rischio tecnologico/cyber (26%).

In compenso, solo il 26% cita la pandemia di COVID-19 come uno dei tre rischi più significativi che la propria organizzazione dovrà affrontare nei prossimi 12 mesi.

L’ESG è sotto esame a causa delle preoccupazioni ambientali 

 

Dal rischio di cambiamento climatico alle questioni sociali, le considerazioni ESG continueranno a svolgere un ruolo importante in ogni transazione M&A. In particolare, il 90% degli intervistati prevede un aumento dell’attenzione sulle operazioni per le implicazioni ESG nei prossimi tre anni, e quasi la metà (48%) ritiene che l’aumento sarà significativo.

Per quanto riguarda la regolamentazione, il 42% dei dealmaker cita le questioni ambientali come una preoccupazione. Oltre all’ESG, i dealmaker devono anche affrontare questioni come il rischio della catena di fornitura e la sicurezza dei dati e delle informazioni durante i processi di investimento.

“Anche dopo l’ultimo periodo, che ha visto un record di operazioni di M&A, i dealmaker hanno mantenuto un accesso stabile alla liquidità a livelli senza precedenti”, ha affermato Alistair Lester, global co-CEO of M&A and Transaction Solutions di Aon. “Si trovano però di fronte ad ostacoli importanti e a nuove forme di volatilità, tra cui l’incertezza geopolitica, che porta all’inflazione e all’aumento dei tassi di interesse, l’accelerazione dell’economia digitale, un panorama fiscale in continua evoluzione, sofisticate minacce cyber, valutazioni più approfondite dei programmi ambientali, sociali e di governance e un mercato dei talenti ambizioso, che mette sotto pressione i programmi di assunzione e l’integrazione”.

Gary Blitz, global co-CEO of M&A and Transaction Solutions di Aon, ha aggiunto, “Nel contesto attuale, è fondamentale che i dealmaker strategici e di private equity siano lungimiranti per attenuare l’esposizione ai rischi finanziari, fiscali, legali e di altro tipo. I dealmaker sono incoraggiati a identificare le opportunità durante l’intero ciclo di vita dell’operazione per proteggere i loro asset e migliorare i loro rendimenti, nonché a esaminare come le soluzioni assicurative possano migliorare le strutture delle transazioni ed eliminare alcuni imprevisti per acquirenti e venditori”.

Il report completo è disponibile qui.

 

Metodologia dello studio

Tra la fine del quarto trimestre 2021 e l’inizio del primo quarter 2022, Mergermarket ha intervistato 50 dirigenti di team di sviluppo aziendale, società di private equity e banche d’investimento. Il 40% degli intervistati risiede nel Nord America, il 30% in EMEA e il restante 30% nell’Asia Pacifica. L’indagine comprendeva una combinazione di ricerca qualitativa e quantitativa. I risultati sono stati analizzati e raccolti da Mergermarket. Tutte le risposte sono anonime e presentate in forma aggregata.

0 Comments

Leave A Comment