L'Avv. Soave risponde: "Responsabilità Medica" - Il Broker.it

L’Avv. Soave risponde: “Responsabilità Medica”

Si segnala la sentenza n. 43476/2017, con la quale la Cassazione ha convalidato la condanna per omicidio colposo di uno psichiatra a seguito del suicidio di una paziente.

Nel caso in esame, una donna si era suicidata poche ore dopo essersi recata in ospedale per avere assunto un flacone di un antipsicotico ed essere stata dimessa dal medico senza l’attivazione di terapie o meccanismi di controllo.

Secondo gli Ermellini lo psichiatra è titolare di una posizione di garanzia in virtù della quale deve controllare e proteggere il paziente, anche in assenza di ricovero coatto, per prevenire il pericolo che lo stesso commetta atti lesivi nei confronti propri o di terzi,.

Lo psichiatra può, quindi, incorrere in responsabilità penale anche in casi che sembrano non essere connessi con il suo operato ma che in realtà ne sono conseguenza.

Si rammenta la sentenza del 27.01.2006 del Tribunale di Bologna che ha condannato uno psichiatra per non avere impedito l’omicidio di un inserviente di una casa di cura da parte di un paziente, avendo sottovalutato la patologia di quest’ultimo e non avendo posto in essere tutte le necessarie precauzioni per evitare l’evento.

Lo psichiatra ha, infatti, l’obbligo di neutralizzare le fonti di pericolo per tutelare i beni giuridici in contatto con esse.

Avv. Gian Carlo Soave.

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