INTERVISTA ESCLUSIVA - Matteo Campaner, Condirettore Generale di Vittoria Assicurazioni - Il Broker.it

INTERVISTA ESCLUSIVA – Matteo Campaner, Condirettore Generale di Vittoria Assicurazioni

Abbiamo incontrato con grande piacere il Ing. Matteo Campaner – Condirettore Generale di Vittoria Assicurazioni.

 

  1. Chi è Campaner oltre al top manager assicurativo (hobby, passione, famiglia, etc.)

Sono prima di tutto, marito e padre di due figlie studentesse di 17 e 19 anni. Nel mio tempo libero, mi piace non solo correre ma anche svolgere alcune attività outdoor, specialmente in montagna – come ad esempio lo sci e l’alpinismo.

 

  1. Questo è stato un anno particolare. Vittoria di consueto molto vicina ai propri agenti e clienti cosa ha fatto per proteggerli e farli sentire meno soli in questa battaglia impari?

Vittoria Assicurazioni, sin dall’inizio della pandemia ha voluto salvaguardare la salute dei suoi dipendenti agenti e clienti – i veri asset della nostra Compagnia assicurativa.

Per quanto riguarda la rete distributiva, il nostro primo impegno è stato quello di garantirne la completa continuità operativa pertanto abbiamo accelerato la diffusione della conoscenza degli strumenti tecnologicamente avanzati a loro disposizione. Tali soluzioni, anche se già ampiamente adottate all’interno di Vittoria Assicurazioni, venivano impiegate saltuariamente e solo in caso di eccezione. L’emergenza sanitaria ha, invece, reso necessario l’utilizzo quotidiano di questi tool per una totale gestione del rapporto con il cliente da remoto. Tutte le attività vengono così svolte in totale sicurezza e a distanza: acquisizione di nuovi clienti; gestione di tutte le fasi contrattuali; scambi di documentazione digitale e firma attraverso tablet e smartphone; raccolta dei consensi; identificazione del cliente tramite riconoscimento facciale; incasso premi da remoto e, infine, anche l’apertura dei sinistri – effettuata tramite una nuova modalità ideata ad hoc.

L’attenzione e la cura della Compagnia verso la rete agenziale è stata inoltre completa e trasversale grazie all’integrazione di vari aspetti, tra cui quello formativo. Sono stati infatti predisposti alcuni corsi digitali che hanno coinvolto non solo gli intermediari ma anche il personale d’agenzia con lo scopo ultimo di fornire loro le competenze necessarie per gestire la diversa modalità relazionale che veniva richiesta dal particolare momento storico. Ad esempio, sono stati previsti dei percorsi formativi che insegnassero loro non solo come utilizzare gli strumenti di relazione da remoto per la gestione del contratto tramite strumenti di videoconferenza ma anche come effettuare un rinnovo attraverso i sistemi di messaggistica istantanea.

Un impegno costante che non si è fermato nemmeno di fronte alle nuove sfide e difficoltà che venivano poste dal Covid-19, ma che si è rafforzato attraverso la stipulazione di un piano d’azione con il GAV (Gruppo Agenti Vittoria) – a testimonianza della profonda vicinanza della Compagnia e dello stretto rapporto esistente con la propria Rete Agenziale. Un accordo straordinario che includeva, tra i vari punti, un programma di sostegno economico e alcune agevolazioni rivolte sia alla Rete Primaria che a quella Secondaria. La responsabilità della Compagnia verso quest’ultima rete è stata inoltre riconosciuta anche dall’ULIAS, l’Unione Liberi Intermediari di Assicurazione, che ci ha citato come esempio.

 

  1. Si discute da molto della necessità di riequilibrare i portafogli delle compagnie tra RCAUTO e RE, sappiamo che a Lei sta molto a cuore questa politica sul portafoglio. Quale politiche avete messo in campo?

Recentemente abbiamo presentato un progetto funzionale volto a sviluppare proprio i prodotti RE e riequilibrare così la loro incidenza sul portafoglio complessivo – senza che ciò implichi una diminuzione in valore assoluto dei premi del comparto auto, che continua a costituire un settore per noi interessante. Un programma già avviato i cui risultati effettivi saranno già visibili nei primi mesi del 2021, e che presenta, tra le varie leve, un piano d’azione che coinvolge attivamente la nostra rete distributiva sia attraverso un efficientamento dei processi amministrativi, migliorandone di conseguenza le performance commerciali, sia tramite l’ampliamento della forza vendita.

Sono state identificate dunque diverse linee strategiche da intraprendere per raggiungere tale obiettivo, tra le quali vorrei citare: la revisione dell’assetto organizzativo interno; l’incremento della retention dei clienti tramite consolidamento delle iniziative di loyalty; l’identificazione di nuovi canali e il rafforzamento di quelli esistenti e, infine, l’ulteriore sviluppo dell’attuale catalogo RE con soluzioni aggiuntive e innovative derivanti dagli studi effettuati nel nostro laboratorio tecnologico Vittoria hub.

  1. Vittoria è una Compagnia storica, ma anche molto all’avanguardia ci rivela qualche novità che riguarderà il 2021?

La compagnia vanta alle spalle una lunga e solida storia, iniziata nel 1921 a Cremona – anno della sua fondazione. Nel 2021 celebreremo quindi il suo centenario. Senza dimenticare i valori che caratterizzano la realtà assicurativa e che fino ad oggi hanno guidato il suo percorso aziendale, Vittoria Assicurazioni intende investire nel futuro. L’anno prossimo verrà rafforzato l’impegno della Compagnia verso investimenti in tecnologia applicata all’innovazione di prodotto e di processo senza però rinunciare alla valorizzazione della rete distributiva intesa come agenti, reti secondarie, e strutture di back office.

Per trasmettere al meglio le caratteristiche fondanti della stessa compagnia, abbiamo previsto la realizzazione di una campagna di comunicazione che prenderà il via nel primo semestre del 2021 per la condivisione e la diffusione non solo dei valori e della mission che ci rappresentano ma anche, e soprattutto, per ricordare il traguardo del centenario raggiunto da Vittoria Assicurazioni.

Altra novità che la Compagnia ha in serbo per il 2021 riguarda la revisione completa e integrata della sua presenza nel mondo digital con una ristrutturazione dei vari canali, come ad esempio il sito stesso della Compagnia e quelli delle agenzie, l’area riservata e la creazione di un marketplace in grado di offrire servizi aggiuntivi a quelli assicurativi – per proporre al cliente finale quel concetto di Ecosistema assicurativo tanto sentito all’interno dell’azienda. Una trasformazione digitale a 360 gradi che però non modificherà i connotati della Compagnia.

  1. Ci racconta di Vittoria hub e la sua importante portata nel mercato assicurativo italiano?

Da sempre, Vittoria Assicurazioni è pioniera e presta particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche capaci di rivoluzionare il settore tradizionale di riferimento. Fortemente consapevole dell’impatto positivo della digital transformation e del rilevante beneficio che il business potrebbe trarne, abbiamo voluto lanciare sul mercato Vittoria hub, il primo incubatore insurtech in Italia basato sull’Open Innovation.

Gli obiettivi da raggiungere, grazie all’incubatore, sono i seguenti: più valore e meno attriti, nuovi modelli distributivi e soprattutto esperienze memorabili. Per avere successo, infatti, non bisogna solo fornirne un servizio di qualità ma anche considerare che i clienti non comprano prodotti ma esperienze. L’esperienza dei clienti, però nel nostro specifico settore, è tradizionalmente legata solo al momento in cui si verifica un sinistro. Da qui la volontà di proporre, attraverso Vittoria hub e l’innovazione tecnologica oggi a disposizione, servizi aggiuntivi che non siano solo ed esclusivamente legati alle polizze assicurative. In Vittoria hub questo concetto si traduce nella volontà di realizzare un Ecosistema Insurtech con il quale si intende un insieme armonizzato e ben orchestrato di servizi e tecnologie per offrire prevenzione, assistenza e pronto intervento, rimedio e monitoraggio in cui il consumatore accede in ogni momento e senza barriere.

Ringraziamo il Dott. Matteo Campaner e speriamo presto di poterlo ricontrare per affrontare nuove interessanti tematiche sperando che presto possa finire questa pandemia e che perciò possiamo incontrarci fisicamente e non più con delle video call.

Mirko Odepemko per la redazione ILBROKER

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